Una colonna sonora per uscire dalla pandemia

Dio

Di una cosa siamo certi, la musica non teme il coronavirus. Infatti trova spazio nei reparti Covid degli ospedali e diventa addirittura terapia anti-stress. Come è accaduto al Sant’Orsola di Bologna dove alcuni medici hanno organizzato una colletta per comprare lettori Mp3 a pazienti malati di coronavirus: per ognuno una playlist, perché le canzoni del cuore aiutano ad alleviare gli stati d’ansia e a facilitare il delicato percorso di guarigione.

L’idea è venuta a Daniela Di Luca, coordinatrice della Terapia intensiva del Padiglione 25, il nuovo reparto del Sant’Orsola interamente dedicato al coronavirus. E’ stata lei a raccontare a “il Resto del Carlino” come l’iniziativa sia nata dall’esperienza con una signora di 70 anni che per calmarsi dopo l’uscita dalla terapia intensiva, ha chiesto che le venisse cantata la canzone ‘Tu scendi dalle stelle‘. Probabilmente perché, continua a raccontare la dottoressa, la signora, che è anche una nonna, associa queste melodie all’ultimo momento felice vissuto in famiglia. Da questa esperienza, 19 anestesisti del policlinico hanno quindi pensato di accompagnare con la musica preferita dei pazienti la loro estubazione, la fase più delicata in questa lotta al coronavirus.

Musica protagonista anche a Bologna: Al “Quotidiano Nazionale” racconta la storia della “Doctor Life” una band di medici “scoperta” da Lucio Dalla. Il chitarrista del gruppo, Elio Jovine, che è direttore di Chirurgia interaziendale dell’Ausl di Bologna e di quella di Imola, spiega che il gruppo sta lavorando a un particolare messaggio musicale da lanciare online. L’obiettivo è quello di arrivare a una donazione da destinare alla Protezione civile oppure semplicemente per tentare di fare compagnia alle persone in questo periodo drammatico. Come è accaduto nei giorni scorsi per una canzone diventata virale sui social, realizzata dalla dottoressa Giulia Pazzola, la quale ha avuto l’idea di riprendere le note della celebre ‘Via del Campo’ di Fabrizio De Andrè cambiandone il testo, a partire dal titolo: ‘Via del Covid 19’. E per questa idea innovativa sono arrivati anche i complimenti di Cristiano, figlio del cantautore genovese.

Queste sono solo alcune delle iniziative che si leggono sui giornali, si raccontano in tv o viaggiano sui social in questi giorni. Piccoli e grandi eventi. Persone con la passione per la musica e musicisti di professione. Come hanno fatto ad esempio i fratelli Bennato che hanno scritto insieme, ma a distanza, una canzone dedicata a questa situazione: “La realtà non può essere questa”. Edoardo ed Eugenio Bennato parlano di come in un contesto come quello che stiamo vivendo adesso non si debba rinunciare ai propri sogni e ai propri obiettivi. Messaggio di speranza arriva anche dall’ultimo singolo dei The Sun, intitolato “Lettera da Gerusalemme”, canzone scritta da Francesco Lorenzi prima di questa pandemia ma che, incredibilmente e inaspettatamente, si adatta alla situazione. E più passa più si moltiplicano anche le iniziative che vedono come protagonista la musica: concerti online, maratone di canzoni. Infatti in queste ore è in corso il concerto “One World: together at home”, dove i più grandi artisti internazionali, per ringraziare gli operatori sanitari, suonano e cantano sul web. Che siano musicisti per passione o per professione, che suonino per dire grazie o per sostenere i pazienti malati, l’importante è che ci sia sempre la giusta colonna sonora che ci possa accompagnare e che ci faccia sentire meglio. Poiché si sa, la musica è in grado di superare i confini e accorciare le distanze.