Dal non profit al Terzo settore. Una riforma per le nuove emergenze sociali

Il volontariato cambia cornice. Dalla normativa fiscale all'evoluzione dell'amministrazione condivisa e ai diversi focus dedicati alle Reti associative, al 5 per mille, alla finanza sociale, agli enti ecclesiastici, al Servizio civile universale e al Piano d'azione UE per l'economia sociale

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“Il Terzo settore italiano ha alle spalle una tradizione storica. E può contare su una legislazione con caratteri di unicità in tutta l’Unione Europea”, afferma Luigi Bobba. Presidente di Terzjus. Osservatorio di diritto del Terzo settore. Della filantropia. E dell’impresa sociale. Fondato nel 2020, con sede a Roma. Aggiunge Bobba: “Le proposte per il 2023 sono un appello alla piena attuazione della riforma. Considerata una vera e propria ‘transizione sociale’ che passi anche dallo stanziamento delle risorse necessarie“. Affinché il privato sociale possano diventare “il vero Terzo pilastro del Paese”.
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Terzo settore in evoluzione

Dunque l’implementazione della riforma del Terzo settore conferma il trend positivo. 3.438 nuove imprese sociali nate dopo agosto 2017. 19 decreti, regolamenti e provvedimenti amministrativi emanati. 88.439 Aps (associazioni di promozione sociale) e Odv (organizzazioni di volontariato) trasmigrate. 11.882 nuove domande di iscrizione al Registro unico nazionale del terzo settore (Runts). Di cui accolte 6.030. Circa 1.200 nuove domande al mese.settore

Riforma in viaggio

“Il cammino, si sa, è un viaggio faticoso e scomodo. Ma che vale sempre la pena fare. Perché è proteso verso il futuro“, evidenzia Bobba. Lo dimostra il secondo Rapporto sullo stato e le prospettive del diritto del Terzo settore in Italia. Dal titolo appunto “Dal non profit al Terzo settore. Una riforma in cammino”. Pubblicato da Editoriale Scientifica. E liberamente scaricabile dal sito www.terzjus.it. La riforma del Terzo settore è in viaggio da 6 anni. Non è pienamente attuata. E c’è ancora un percorso anche culturale da implementare. Ma non smette di rimarcare il valore economico, sociale e umano del Terzo settore per il nostro Paese.Luigi Bobba

Imprese sociali

In cammino quindi verso dove? “Ci aspettiamo per il 2023 – spiega Luigi Bobba, Presidente di Terzjus – l’attuazione dell’incardinamento del Runts. L’adozione dei nuovi regimi fiscali. Lo sviluppo delle imprese sociali. Il riconoscimento delle reti associative. E il rafforzamento del Servizio civile universale“. Il Terzjus Report 2022 fotografa, infatti, le mete più significative del percorso. Grazie anche agli approfondimenti che riguardano i decreti emanati nel corso del 2021. La normativa fiscale del Terzo settore. L’evoluzione dell’amministrazione condivisa. E ai diversi focus dedicati alle Reti associative. Al 5 per mille. Alla finanza sociale. Agli enti ecclesiastici. Al Servizio civile universale. E al Piano d’azione UE per l’economia sociale. Ecco, dunque, un manuale completo. Capace anche di dare la parola a chi ogni giorno si confronta con la riforma. Attraverso cinque storie di enti che si sono avvalsi della nuova disciplina. Per modificare e innovare la propria forma. E due distinte survey digitali. Dedicate all’impatto e alla percezione della riforma da parte degli enti del terzo settore (Ets). In particolare sull’iscrizione al Runts. E sulle “nuove” imprese sociali.