In Italia un pensionato su quattro resiste con meno di 500 euro al mese”. Lo evidenzia un’analisi di Uecoop, l’Unione europea delle cooperative, su dati Inps in occasione della manifestazione nazionale di oggi a Roma per le pensioni. La Uecoop ha chiesto al Governo la rivalutazione delle pensioni, l’allargamento della quattordicesima, la riduzione delle tasse all’insegna di un fisco più equo e una legge sulla non autosufficienza.
Pensioni
Non è un caso se una delle principali richieste dei sindacati scesi oggi in piazza è stata la rivalutazione delle pensioni più consistente rispetto a quella prevista nell'ultima manovra: è dal 2011 che non c’è una rivalutazione delle pensioni. “A fronte di una spesa media delle famiglie italiane che arriva a 2.564 al mese – spiega Uecoop su Sir – ci sono quattro milioni e mezzo di pensionati che sopravvivono con appena 1/5 di tale importo pagando bollette, abbigliamento, trasporti e soprattutto cure sanitarie e assistenza che con l’avanzare dell’età diventano sempre più necessarie”. Viene segnalata una “oggettiva situazione di difficoltà e di malessere – evidenzia Uecoop – con oltre il 90% dei pensionati italiani che ritiene di aver perso in questi anni una parte più o meno consistente del proprio potere d’acquisto”. “Con la popolazione over 65 che entro il 2050 sarà di 20 milioni contro i 13,8 attuali e i non autosufficienti che diventeranno 5 milioni nei prossimi 10 anni – sottolinea Uecoop –, l’invecchiamento progressivo della popolazione pone la sfida di un sostegno di qualità a lungo termine anche all’esterno del perimetro della famiglia con la necessità di potenziare un sistema di welfare che metta insieme il meglio del pubblico e il meglio del privato con il mondo cooperativo che sta già garantendo assistenza e cura, dentro e fuori le mura domestica grazie a oltre 328mila addetti sul territorio nazionale”.