Un muro di emendamenti per fermare il testo

La maggioranza di Governo vuole approvare entro Natale la legge sul Biotestamento. Ci riuscirà? Ai posteri l'ardua sentenza. Intanto in Senato, come hanno promesso gli oppositori a questa legge considerata una “eutanasia omissiva”, la battaglia è tenace.

Sono stati presentati 3005 emendamenti per frenare l'iter d'approvazione della legge. Di questi, 1527 sono di Alternativa Popolare, cioè il partito di maggioranza guidato da Angelino Alfano, che ha riproposto tutti quelli che aveva depositato in commissione. La Lega ne ha ripresentatiti 1203, mentre Forza Italia 147. Nessun emendamento invece da parte del M5S e dal Pd, che ha messo a punto solo un ordine del giorno. “Se non verranno accolte le nostre richieste – tuona il capogruppo Ap, Maurizio Lupi – Alternativa popolare voterà no”.

La mole di emendamenti rischia seriamente di rimandare alla prossima settimana il dibattito e impedire l'approvazione, visti i tempi contingentati di qui fino alla sospensione dei lavori per le vacanze natalizie. Per questo è probabile che la maggioranza convochi una conferenza dei Capigruppo per studiare anche l’ipotesi di un contingentamento dei tempi. Non si esclude l'ipotesi che possa essere usata la fiducia per votare il testo.

La legge è stata approvata dalla Camera nell'aprile scorso, ma è poi rimasta bloccata in commissione a Palazzo Madama per via dell'ostruzionismo da parte dei senatori contrari.

Sul dibattito italiano irrompe intanto una notizia proveniente dagli Stati Uniti. Un uomo di circa 70 anni di Miami, arrivato in ospedale privo di sensi, è stato lasciato morire dai medici perché aveva tatuata sulla pelle la scritta “do not resuscitate” (non rianimatemi). La decisione dei camici bianchi – come riporta il New England Journal of Medicine – è giunta dopo una consultazione con il bioeticista dell'ospedale.