Trump promuove l'astinenza sessuale

Svolta negli Stati Uniti. Nella proposta di bilancio per l'istruzione per l'anno 2019, presentata nei giorni scorsi dall'amministrazione Trump, sono stati stanziati 75milioni di dollari per finanziare programmi di educazione sessuale basati sull'astinenza e sulla “responsabilità personale”.

Allo stesso tempo, la Casa Bianca intende tagliare 220milioni di dollari di sovvenzioni ad un programma di prevenzione della gravidanza delle giovani (Tpp) introdotto dall'amministrazione Obama. Le elargizioni dovrebbero essere interrotte nel giugno 2018, cioè due anni prima della fine del contratto. Ben nove organizzazioni – tra cui Planned Parenthood, promotrice di questo programma basato su aborto, pillole e altri contraccettivi – hanno così deciso di fare causa alla Casa Bianca. Planned Parenthood sostiene che la sospensione dei finanziamenti statali andrebbe contro il mandato ricevuto dal Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti durante la presidenza Obama.

Ma la svolta di Trump è impressa anche nel Dipartimento della Salute, nei cui uffici inizierà a lavorare Valerie Huber, presidente di Ascend, organizzazione che promuove i metodi naturali come deterrente alle malattie sessualmente trasmissibili e alle gravidanze indesiderate. In un articolo uscito nel 2016 sul portale Pbs, la Huber ha detto che “come esperti di salute pubblica e responsabili delle politiche, dobbiamo normalizzare il ritardo sessuale più di quanto normalizziamo il sesso tra gli adolescenti, anche con la contraccezione”. La Huber ha guidato un programma di astinenza nell'Ohio tra il 2004 e il 2007. Secondo uno studio recente del Dipartimento della Salute statunitense, di 100 coppie ogni anno che usano metodi naturali di pianificazione familiare, il tasso di gravidanze si aggira intorno alle 25 donne.

Prosegue dunque la politica di Donald Trump contro Planned Parenthood. Tra i primi decreti firmati dal presidente subito dopo l'elezione, nel gennaio 2017, c'è stato il bando sull'erogazione di fondi federali alle ong internazionali che praticano aborti o forniscono informazioni a riguardo.