Tesi shock del socialista: “Impediamo ad alcuni di avere figli”

Sta suscitando polemiche in patria l'intervista rilasciata da John Crombez, il presidente del Partito Socialista Differente. Al settimanale di lingua olandese “Humo”, infatti, il politico belga fiammingo ha dichiarato: “'Dobbiamo almeno temporaneamente impedire ad alcune persone di avere figli'”. 

La tesi shock

Nell'intervista, l'esponente progressista ha sostenuto che  il diritto alla genitorialità dovrebbe essere “almeno temporaneamente” limitato dalle autorità giudiziarie. Il motivo? Per evitare che si creino situazioni familiari disagiate. A sostegno della sua tesi, Crombez ha fatto l'esempio delle madri con problemi legati al consumo di droga. “Alcune madri tossicodipendenti – ha detto il politico fiammingo – danno alla luce tre o più figli e, come società, non possiamo continuare ad approvarlo”.

Contraccezione obbligatoria

Secondo il leader socialista, dunque, è arrivato il momento di aprire il dibattito sulla possibilità di rendere la contraccezione obbligatoria per determinate categorie di persone. Un traguardo che Crombez auspica di vedere raggiunto in Belgio, così come accaduto per la legalizzazione dell'aborto e dell'eutanasia. Interrogato sulle sue dichiarazioni da un'emittente radiofonica, il politico ha rincarato la dose, affermando: “La mia proposta è quella di dire in alcune situazioni; sei in pessime condizioni, offriamo contraccettivi fino a quando miglioreranno le cose”.

Il partito

Dichiarazioni shock e che non possono destare preoccupazione se si pensa che il Partito Socialista Differente, di cui Crombez è presidente, dispone di 20 seggi al Parlamento federale del Belgio. Con due eurodeputati, inoltre, lo “Sp.a” fa parte della famiglia del Partito Socialista Europeo, la stessa di cui fa parte anche il Partito Democratico italiano. La proposta del politico fiammingo è stata apprezzata, però, anche da esponenti di altri partiti: Valerie Van Peel di Alleanza Neo-Fiamminga (centrodestra)  e Patrick Vankrunkelsven dei Liberali e Democratici Fiamminghi Aperti, fondato da Guy Verhofstadt, colui che rappresenta il Parlamento europeo nei negoziati sulla Brexit con il Regno Unito.