SRI LANKA, CRISTIANI E BUDDISTI UNITI PER AFFRONTARE L’EMERGENZA ALLUVIONI

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Le piogge torrenziali che si sono abbattute la scorsa settimana sullo Sri Lanka – stato insulare asiatico al largo della costa sud-orientale del subcontinente indiano noto anche come Ceylon – hanno colpito 237mila persone, di cui circa 62mila costrette ad abbandonare le case. Decine di migliaia di sfollati vivono in 250 aree gestite dal governo in condizioni igienico-sanitarie precarie. L’episodio più grave causato è avvenuto quando una valanga di fango ha sepolto centinaia di casa in tre villaggi: finora sono stati recuperati 102 corpi senza vita, ma si calcola che almeno altre 100 persone sarebbero rimaste disperse sotto i detriti.

Per ovviare ai tanti problemi, la direzione nazionale dell’associazione cattolica ha lanciato un piano per le emergenze che sta portando acqua, cibo e altri beni a migliaia di persone. Inoltre, i vescovi hanno fatto un appello alla solidarietà tra la popolazione cingalese per una raccolta fondi o perché “portino aiuto in ogni modo”. Inoltre, in tutto il Paese le chiese hanno aperto le porte delle loro strutture per ospitare coloro che sono rimasti senza casa e tra le persone si sono attivate forme di solidarietà spontanea per fronteggiare le necessità.

La Caritas – che è al lavoro anche in un totale di 13 distretti alluvionati – ha avviato una raccolta fondi e sta distribuendo aiuti agli sfollati e a coloro che hanno perso tutto quello che possedevano. La direzione nazionale dell’associazione cattolica ha lanciato un piano per le emergenze che sta portando acqua, cibo e altri beni a migliaia di persone. P. George Sigamoney, direttore nazionale, ha detto: “Abbiamo attivato la nostra missione in coordinamento con le autorità di governo. Per iniziare abbiamo stanziato 6,5 milioni di rupie (circa 40mila euro), ma aumenteremo i fondi se sarà necessario”.

Inoltre, tanti cattolici e buddisti hanno deciso di non spendere i soldi per il Vesak (la festa per la nascita del Buddha che quest’anno si è celebrato il 21 maggio) per offrirli ai bisognosi. Anil Silva, un giovane proveniente dalla città di Jaela, ha detto: “Con le offerte raccolte per la festa, riusciamo a cucinare 300 pasti al giorno per gli abitanti di Pubudu Gama, un villaggio nella diocesi di Colombo”.