Ristoratori offrono lavoro agli immigrati irregolari

Ci sono oltre 100mila posti vacanti nel campo della ristorazione in Francia. Per questo i ristoratori transalpini il 19 luglio scorso hanno fatto appello al governo affinché possano essere assunti anche gli immigrati irregolari. Citato dal quotidiano Le Parisien e ripreso dall'Ansa, il presidente del Groupement National des indépendants Hotellerie-Restauration (Gni), Didier Chener, spiega che allo stato attuale sono 130mila i posti vacanti in questo settore chiave dell'economia transalpina.

Eppure in Francia la disoccupazione oscilla intorno all'8,9%. Tuttavia, certi lavori manuali vengono malvisti dai giovani, forse in quanto legati a pregiudizi negativi o forse perché pagati poco. “La gente evita sempre di più alcuni incarichi difficili, come quello di lavapiatti, ad esempio”, deplora Chener, assicurando invece che esiste “un vero ascensore sociale in questo genere di professioni. Non è raro vedere gente che ha cominciato come aiutante diventare gestore di un locale“. Così i ristoratori desiderano colmare questo vuoto assumendo gli stranieri. “Ristoranti e Hotel – spiega Chenet – sono ai cancelletti di partenza. Ora aspettiamo che il governo rilasci delle autorizzazioni a queste persone. La formazione, il lavoro, a tutto il resto pensiamo noi”, assicura.

Il governo ha accettato di aprire un tavolo negoziale con i rappresentanti di categoria. Del resto per accontentarli sarebbe necessario trovare un compromesso, visto che in Francia, dopo la legge approvata in Parlamento nel febbraio scorso, assumere un rifugiato o un richiedente asilo è possibile solo al termine dei primi nove mesi dalla sua richiesta di protezione. La situazione diventa invece molto più complicata per i cosiddetti migranti economici che non sono autorizzati a lavorare senza permesso di soggiorno.