Promuove l'aborto: dottoressa multata

In Germania l'aborto fino alla 12esima settimana di gravidanza è legale, ma la sua pratica non può essere pubblicizzata. Lo testimonia quanto avvenuto ai danni di una dottoressa, condannata a una multa di 6mila euro per aver indicato, nel suo sito internet, che praticava interruzioni di gravidanza.

Un paragrafo del codice penale del 1933

Come riferisce Euronews, la sentenza si baserebbe su un paragrafo del codice penale tedesco risalente al 1933, che vieta l'offerta di informazioni sull'interruzione volontaria di gravidanza per trarne profitto.

“Non ho fatto altro che parlarne, ho rotto un tabù, sono un medico, voglio che le donne abbiano il diritto di essere informate“, ha detto la dottoressa, di nome Kristina Hänel, secondo la quale il codice penale tedesco su questo tema sarebbe obsoleto.

Il camice bianco ha dunque lanciato una petizione on-line per ottenerne una modifica, finora circa 115mila persone hanno aderito. Ma il pubblico ministero Thomas Hauburger ritiene che la legge in vigore vada rispettata: “In effetti si tratta di vedere cosa significhi offerta. Offrire secondo la definizione legale vuol dire semplicemente fornire servizi. Se, con un annuncio sul web, si rende noto che si offre il servizio di praticare interruzioni di gravidanza, siamo pienamente nel senso della norma“.

Recidività

Non è la prima volta che la dottoressa Hänel viene denunciata per lo stesso motivo. Accadde già nel 2008, ma in quel caso il pubblico ministero ritenne che la dottoressa non fosse a conoscenza del regolamento e, dunque, si limitò ad informarla.

Monica Frommel, avvocato della dottoressa, ha detto che è pronta a portare avanti la battaglia della sua assistita fino a Strasburgo: “Se i tribunali tedeschi decidessero contro di lei, sono sicuro che la Corte europea dei diritti dell'uomo le darebbe ragione“, ha detto. Ed ha aggiunto: “Dopo tutto la libertà d'informazione è un diritto umano”.

Aborti in aumento in Germania

L'aborto in Germania aveva conosciuto un importante calo negli ultimi anni, ma nel 2017 la situazione sarebbe cambiata. Come riporta l'AgenSirnel primo trimestre dell'anno in corso sono state interrotte più gravidanze rispetto allo stesso periodo degli anni precedenti. A livello nazionale, circa 26.600 aborti sono censiti ufficialmente dall’ufficio centrale di statistica di Wiesbaden, per i primi tre mesi del 2017. Si tratta – comunicano i ricercatori di Wiesbaden – di un aumento dell’1,3 per cento rispetto al 2016, sempre per il primo trimestre.