Posti letto a Firenze e pranzo a Torino per i senza dimora

Per un Avvento solidale, si mobilitano le città. L'accoglienza invernale a Firenze prenderà il via domani con 151 posti letto a disposizione di uomini e donne senza dimora che decidono di lasciare la strada e “rifugiarsi” al caldo delle strutture di accoglienza.  Le principali strutture messe a disposizione dal Comune sono due: l’immobile dell’Orologio e la Foresteria Pertini a cui si aggiungono i posti offerti dalla Caritas per ora a San Martino a Scandicci. Il Comune sta provvedendo alla ricerca di ulteriori soluzioni, sempre in stretta collaborazione con la Fondazione Solidarietà Caritas per poter garantire protezione in particolare nei momenti di maggior freddo.

Unità di strada

Vista la positiva esperienza dello scorso inverno relativa al coordinamento operativo avviato da alcuni anni delle Unità di strada, formate da molte realtà associative ed Enti operanti in questo settore, coordinato dalla Cooperativa Cat all’interno del Progetto Insider, il sistema di supporto alle persone maggiormente vulnerabili in strada continuerà a essere rafforzato come lo scorso anno non solo durante il periodo invernale, ma per tutti i 365 giorni dell’anno, quindi anche quando l’inverno sarà passato e le temperature si alzeranno, per far fronte alle varie situazioni di fragilità che possono presentarsi nel corso delle varie stagioni. “Quest’anno abbiamo deciso di mettere in campo un sistema di accoglienza invernale ulteriormente potenziato – spiega all'Adnkronos l’assessore Andrea Vannucci – con il quale vogliamo dare un’attenzione ancora maggiore ai senza dimora e alle varie situazioni di fragilità che gli operatori delle Unità di strada incontrano. Il servizio vuole essere sempre più centrato sui bisogni delle persone in difficoltà a cui vogliamo dare risposte concrete, rapide ed efficaci soprattutto in vista delle rigide temperature invernali. Un ringraziamento sincero a tutte le realtà che collaborano all’accoglienza invernale, dimostrando la forte sensibilità della città di Firenze, realmente capace di attivare la propria generosa rete di solidarietà”. E, aggiunge, “un grazie di cuore anche alle varie associazioni che hanno dato la loro disponibilità a collaborare per l’importante attività svolta e per il prezioso aiuto che offrono alle persone più fragili. Ringraziamento che vorrei estendere anche alla Direzione Servizi sociali, all’Albergo popolare nonché alla Polizia municipale presente durante tutto l’anno a supporto delle Unità di strada”.  Il servizio di accoglienza invernale per i senza dimora, destinato a cittadini italiani e stranieri, uomini maggiorenni, donne sole, residenti o presenti sul territorio del Comune di Firenze, si concluderà il 31 marzo, con possibilità di eventuale proroga legata alle condizioni climatiche avverse che potranno presentarsi.

L'appello ai cittadini

Da domani sera, quindi, per i senza dimora si aprono le porte dell’Orologio (50 posti), della Foresteria Pertini (86 posti) e della struttura di San Martino a Scandicci (15 posti) e saranno forniti ulteriori posti in caso di necessità. L’assessore Vannucci si rivolge ai fiorentini: “Segnalateci le persone che dormono per strada e se avete coperte o sacchi a pelo nuovi o in ottimo stato donateli alle associazioni che sono impegnate nel servizio di accoglienza invernale”.  I cittadini che vedono senza dimora in strade e giardini possono fare segnalazioni all’assessorato al Welfare inviando un’e-mail all’indirizzo assessore.vannucci@comune.fi.it oppure telefonando in assessorato dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17, al numero 055/2769144. Dalle 17 in poi e nei fine settimana è possibile effettuare le segnalazioni all’Albergo popolare allo 055/211632. Il servizio di accoglienza invernale si svolgerà in collaborazione con le Unità di strada, i cui operatori usciranno 7 giorni su 7, anche il sabato e la domenica dalle 20 alle 23, per distribuire ai senza dimora che scelgono di non andare in struttura sacchi a pelo, indumenti e bevande calde. Il lunedì sera saranno operativi gli operatori di Insider, il martedì e il giovedì la Croce rossa, il mercoledì la Fratellanza militare, il venerdì la Croce rossa e la Misericordia di Firenze, il sabato la Misericordia di Firenze e la domenica la Fratellanza militare. Ad essi si aggiungono gli interventi della Ronda della carità, della comunità di Sant’Egidio, degli Angeli della città, di Porte aperte, della Caritas di Monticelli e di altre realtà che vorranno aggiungersi. Durante il giorno, dalle 9 alle 18, il Centro diurno La Fenice, in via del Leone 35, si pone come punto di riferimento per l’orientamento verso i servizi dedicati a supporto delle persone senza dimora. Gli operatori del progetto Outsider, invece, opereranno in orario diurno in vari giorni della settimana a supporto delle Unità di strada per intervenire sui problemi di dipendenza da sostanze che interessano i senza dimora. I cittadini potranno accedere alle strutture che offrono il servizio di accoglienza invernale prenotandosi allo sportello del Centro ascolto Caritas in via Faentina 32, che sarà aperto lunedì e venerdì dalle 9 alle 13 e il giovedì dalle 13.30 alle 16. Per quanto riguarda i criteri di accesso alle strutture, sono confermati quelli dello scorso anno: la priorità è data alle persone di età superiore a 45 anni che abitualmente dormono in strada o che sono in precarie condizioni di salute. Questi ospiti, evidenzia Adnkronos, possono rimanere nelle strutture per un periodo di tempo definito, con verifiche ogni quindici giorni. Per i cittadini in stato di salute precaria e per i cittadini anziani è prevista una valutazione particolare per eventuali proroghe all’inserimento. Per i primi quindici giorni il servizio è gratuito per tutti, successivamente scatta il consueto contributo di 1 euro al giorno per tutti. 

Accoglienza solidale

A Torino Intesa Sanpaolo trasforma, per un giorno, le sue sedi in luoghi di solidarietà. La banca ha accolto nel grattacielo di Torino 300 ospiti, persone in situazioni difficili, offrendo loro la possibilità di pranzare nella mensa, di visitare la serra bioclimatica e di incontrare Pepper, il robot umanoide dell'Innovation Center. “Quest'anno come segno di particolare attenzione alle persone in difficoltà, Intesa Sanpaolo ha voluto offrire un momento di serenità – spiega all'Ansa il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro -: per un giorno i nostri luoghi di lavoro assumono un compito di accoglienza solidale con un ruolo diverso dal solito. I volontari sono tutte persone di Intesa Sanpaolo; insieme abbiamo vissuto una giornata con un significato speciale”. L'iniziativa rientra in “Noi insieme: Natale 2019“, progetto nazionale di condivisione e cultura di Intesa Sanpaolo, che a dicembre nelle sue sedi offre a 2.000 persone in situazione di fragilità pranzi solidali e momenti di intrattenimento. Intanto a Bologna c'è un padre di famiglia eritreo, scappato da guerra e persecuzioni, che nella casa della cooperativa “Domani” si è “sentito per la prima volta al sicuro”.

Interventi di carità

C'è Fortunato, clochard 56enne che da 15 anni viveva sotto i portici di San Luca, gravemente malato, curato e accompagnato negli ultimi istanti della sua vita con un tetto sopra la testa grazie all'Arca della misericordia. E ci sono le centinaia di persone aiutate dalle Caritas diocesane, famiglie che hanno potuto evitare sfratti imminenti (ben 54), che hanno potuto pagare bollette o mandare il figlio in gita scolastica. Sono alcuni dei progetti e degli interventi di carità che l'arcidiocesi di Bologna ha potuto supportare quest'anno grazie ai dividendi Faac assegnati nel 2018: una cifra che ammonta a complessivi 9 milioni di euro al netto di un milione di tasse. A fare il punto sulla distribuzione dei dividendi della Faac, azienda lasciata in eredità all'arcidiocesi da Michelangelo Manini nel 2012, monsignor Giovanni Silvagni, vicario generale per l'amministrazione della Chiesa di Bologna. I dividendi Faac 2018 distribuiti nel corso del 2019 sono stati 10 milioni di euro. Di questi  uno è andato in tasse. Della somma disponibile, 6 milioni e mezzo sono già destinati e il resto è a disposizione per situazioni di emergenza, anche al di fuori del Bolognese. Dei 6,5 milioni un milione e mezzo è andato alla Caritas diocesana per il fondo di solidarietà alle parrocchie, un milione e 320mila euro sono andati a interventi per la scuola e un milione è destinato a “Insieme per il lavoro”. Sulla distribuzione degli altri 2,7 milioni decide una commissione presieduta dal cardinale Matteo Zuppi, che valuta progetti sul territorio che quest'anno sono 32, tra i quali interventi per i migranti, per i senzatetto, per il reinserimento di chi esce dal carcere. La commissione, sottolinea l'Ansa, stanzia fondi anche per le missioni, 19, e per richieste di aiuto anche di altre diocesi.