Porto Rico, coalizione Jubilee Usa: “La gente soffre, la crisi sta peggiorando”

“La gente soffre, la crisi sta peggiorando a Puerto Rico”, ha osservato Eric LeCompte, direttore esecutivo della coalizione “Jubilee Usa”. LeCompte lancia l’allarme per la popolazione del Porto Rico, isola caraibica e territorio non incorporato degli Stati Uniti d’America, situato nel nord-est del mar dei Caraibi tra la Repubblica Dominicana e le isole Vergini: “La ristrutturazione del debito è la chiave per porre fine a questa crisi ma il tempo stringe”, assicura. LeCompte è collaboratore con diversi gruppi di esperti delle Nazioni Unite sul debito.

La sua testimonianza è stata rilasciata durante il terzo incontro della Commissione per le finanze e del Consiglio di Gestione sulla crisi di Puerto Rico (Financial Oversight and Management Board for Puerto Rico, Fomb). L’incontro ha permesso al Consiglio di discutere il piano fiscale recentemente rilasciato del governatore di Porto Rico Alejandro Garcia Padilla.

Il Congresso degli Usa creò il Consiglio per affrontare il debito in corso e la crisi fiscale di questo paese dandogli l’autorità di approvare o respingere il piano del Governatore di Puerto Rico; il piano prevede la riforma del governo, investimenti in infrastrutture e tagli minimi ai servizi sociali.

LeCompte ha esortato il Consiglio a proseguire la ristrutturazione del debito globale per la lotta alla povertà, far crescere l’economia e proteggere gli investitori dell’isola. L’economia del Porto Rico è vulnerabile agli shock esterni e ha esortato il consiglio a sostenere una “clausola uragano” per fermare temporaneamente i pagamenti del debito in caso di crisi imprevista.

Il direttore di Jubilee Usa ha chiuso il suo intervento riportando una dichiarazione da monsignor Roberto González Nieves, Arcivescovo di San Juan de Puerto Rico, e del reverendo Heriberto Martínez, segretario generale della Società Biblica di Porto Rico, leader religiosi in prima linea per difendere le comunità locali più povere: “Crediamo che i piani, le politiche e le ristrutturazioni del debito devono essere giudicate a seconda dell’impatto sulle popolazioni vulnerabili”. “Coloro che non hanno fatto nulla per creare questa crisi, stanno sopportando il peso di alcuni degli aspetti peggiori della crisi”, ha concluso il suo intervento LeCompte.