Nuova strage davanti Lampedusa

Si stanno delinando i contorni di una nuova strage nelle acque del Mediterraneo dove, nella serata di ieri, un barcone con circa 180 persone a bordo è affondato al largo dell'Isola dei Conigli, nei pressi di Lampedusa. L'intervento della Guardia Costiera ha consentito il salvataggio di 149 persone, tra le quali 13 donne e 3 bambini ma, secondo i superstiti, sul natante c'erano almeno altre 20 persone. Sette di loro, già prive di vita, sono state recuperate in mattinata: alcuni cadaveri si erano arenati sulla spiaggia, altri sono stati individuati in mare. Almeno 12 persone risultano ancora disperse per quella che ormai è a tutti gli effetti una nuova tragedia del mare: “Contiamo i morti- ha detto il sindaco di Lampedusa e Linosa, Salvatore Martello -. Siamo tornati a contare i morti e lo stiamo facendo, ancora una volta, nel silenzio più assoluto e nell'indifferenza. Siamo però di fronte a una società che sparge solo odio e rancore”. Il primo cittadino ha confermato che il numero dei morti è ancora incerto: “Sono molti di più, purtroppo sono molti di più”.

Aperta un'inchiesta

Un bilancio drammatico che dà ancora una volta il peso di quanto la rotta mediterranea continui a essere una via di emergenza e di morte. In queste ore, peraltro, le condizioni del mare starebbero ostacolando anche le imbarcazioni della Guardia Costiera che non riuscirebbero ad avvicinarsi a riva. Nel frattempo, la Procura di Agrigento ha aperto un fascicolo d'inchiesta per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, naufragio e omicidio colposo plurimo, sotto la coordinazione del procuratore aggiunto Salvatore Vella, lo stesso che ha organizzato e gestito i primi soccorsi ieri sera e le operazioni di recupero dei cadaveri avvenute in mattinata. Proprio su questi ultimi, la Questura starebbe svolgendo dei controlli per contribuire ad appurare la dinamica di quanto accaduto, in quanto il barcone affondato non avrebbe segnalato particolari emergenze né la sua posizione. L'ipotesi è che il naufragio sia avvenuto a causa del maltempo che potrebbe aver ribaltato l'imbarcazione.