Naufragio al largo della Libia. Un migrante superstite: “A bordo c’erano 140 persone”

Una nuova tragedia sarebbe avvenuta nelle acque del Mediterraneo, al largo delle coste libiche, secondo quanto riportato da un portavoce dell’agenzia delle Nazioni Unite per i migranti, Unhcr: almeno 140 persone, infatti, sarebbero disperse dopo essere naufragate assieme al barcone diretto in Italia sul quale erano imbarcate. La notizia è stata diffusa da Unhcr dopo la testimonianza di un ragazzo di origine gambiana salvato dal mare, il quale avrebbe raccontato di essere l’unico sopravvissuto di un’imbarcazione sulla quale erano stipati oltre 100 migranti africani, fra cui cinque bambini e alcune donne incinte. Il giovane era stato recuperato da una nave spagnola nell’ambito dell’Operazione “Sofia”, condotta dall’Unione europea. Il superstite, successivamente, è stato condotto a Lampedusa.

Scampato alla tragedia

Stando a quanto riferito dal migrante, la nave sarebbe salpata dal porto di Sabratha, nel nord-ovest della Libia, carica di passeggeri provenienti dalla Nigeria, dal Gambia e dal Mali. Il giovane gambiano ha riferito alcuni dettagli del naufragio: lo scafo avrebbe iniziato a imbarcare acqua circa due ore dopo la partenza, affondando in poco tempo. Lui sarebbe riuscito a scampare al disastro aggrappandosi a una tanica di combustibile. “Se il giovane gambiano non fosse stato trovato e soccorso non avremmo saputo nulla di questo naufragio – ha spiegato all’agenzia Askanews Flavio Di Giacomo, portavoce Oim – a dimostrazione che i naufragi sono molti di più di quelli di cui veniamo a conoscenza”.

Altro naufragio: 400 salvati dal mare

L’affondamento sarebbe avvenuto nella notte fra il 28 e il 29 marzo. Nelle ore successive, un altro disastro è stato sventato nel Canale di Sicilia da parte della nave “Golfo azzurro”, la quale ha recuperato circa 400 persone finite in mare dopo l’affondamento della loro imbarcazione, anche in questo caso partita dalla Libia. Nella giornata del 27, peraltro, è stato diffuso il comunicato dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), nel quale sono stati riportati i dati relativi agli arrivi dei migranti in Europa a partire dall’1 gennaio: sono 26.589 i profughi giunti via mare fino al 26 marzo; di questi, 21.939, ossia oltre l’80%, sono sbarcati in Italia, a fronte dei 14.505 registrati nello stesso periodo lo scorso anno. I decessi registrati finora lungo la rotta del Mediterraneo centrale sono 590, contro i 172 dello scorso anno.