Manovra, restano fuori gli esodati

La manovra arriva domenica prossima alla Camera, i tempi di approvazione sono stretti, il governo vuole chiudere tutto entro Natale e questo comprime i tempi parlamentari a tal punto da far insorgere l’opposizione per il poco spazio lasciato al confronto tra forze politiche. La maggioranza è soddisfatta del testo che va ormai verso l’approvazione e rivendica le misure portanti come il blocco dell’aumento dell’Iva, il taglio del cuneo fiscale, il fondo assegno universale e servizi alla famiglia, l’abolizione del superticket e il fondo per i disabili e le persone non autosufficienti. Lega, Forza Italia e Fratelli di Italia parlano di manovra “tasse e manette”. 

Gli esodati esclusi da ogni provvedimento

Contro la manovra anche il Comitato 6000 Esodati Esclusi: non tanto per i contenuti, quanto per quel che non c’è, gli esodati appunto. Gabriella Stojan, coordinatrice del comitato denuncia: “Resta la questione esodati, anzi degli ultimi 6.000 esodati che avevano chiesto di essere ascoltati e aiutati”. Era infatti stato presentato un emendamento dai senatori Pd Nannicini, Laus e Manca e chiesto l’appoggio trasversale a tutte le forze politiche, ma è stato respinto dalla commissione bilancio al Senato.

La proposta della coordinatrice del Comitato 6000 Esodati Esclusi

La Stojan attacca il governo: “Non ha giustificazioni di alcun genere per non avere sanato definitivamente questa tragedia che lascia sul lastrico da 8 anni degli onesti cittadini”. Per la Stojan si sarebbero potuti utilizzare i risparmi avuti dal Reddito di cittadinanza e da Quota 100 per sanare questa pregressa tragedia”.