Mancata depurazione delle acque: multa dall'Europa

“In Italia la maladepurazione continua ad essere un’emergenza irrisolta – dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente – Nonostante gli avvertimenti e il tempo dato, in questi anni, dall’Europa al nostro Paese per mettersi in regola sul fronte delle acque reflue, ad oggi l’Italia è ancora in forte ritardo e poco è stato fatto per risolvere il problema della maladepurazione come conferma la maxi multa, da 25 milioni di euro più 30 milioni per ogni semestre di inadempienza, arrivata oggi dalla Corte di giustizia europea. Soldi che avremmo potuto spendere per aprire nuovi cantieri per la depurazione e realizzare sistemi efficienti e moderni, creando nuovi posti di lavoro”.

“La maxi multa – aggiunge Zampetti – arriva per l’incapacità della Penisola di gestire il ciclo delle acque reflue, senza contare che in questi anni in alcune regioni del Mezzogiorno si è persa la grande occasione offerta dai fondi Cipe, destinati alla costruzione e all’adeguamento degli impianti, per mancanza di progetti adeguati e di qualità. È ora di dire basta ad ogni forma di alibi, l’Italia intervenga immediatamente per contrastare questa emergenza che causa danni all’economia, al turismo e soprattutto all’ambiente, in particolare alle acque di fiumi, laghi e mare come Legambiente ha denunciato con le campagne di Goletta Verde e Goletta dei laghi. È fondamentale che la gestione delle acque reflue e l’adeguamento del nostro sistema depurativo, insieme a progetti di qualità e innovativi, diventi una delle priorità dell’agenda politica. Non sono più ammessi ritardi e multe a carico della collettività”.