L'innovazione al servizio della sicurezza nazionale

Il tema della sicurezza può essere declinato in diversi modi. Oggi il momento di riflessione si concentra sull’ambito della tecnologia. Su questo tema la Polizia è da sempre all’avanguardia. Lo testimonia per esempio la Sala Virtuale del crimine”. Sono le prime parole di Giuseppe Tiani, segretario generale del Siap (sindacato italiano appartenenti polizia ndr), durante l’apertura della tavola rotonda organizzata dallo stesso Siap e dall’Associazione nazionale funzionari di polizia.

L’evoluzione della criminalità

“Il cyber — prosegue Tiani —  in tutte le sue sfaccettature, dal cyberbullismo al cyberporn per fare due esempi, sta invadendo il mondo”. È un’affermazione forte ma innegabile. I cittadini ogni giorno si relazionano nella loro quotidianità con i nuovi mezzi di comunicazione. “Appunto per questo spero nella creazione di una quinta forza della polizia, dedicata esclusivamente al cyber”, perché prosegue Tiani: “Ormai attraverso i social media si controlla il processo democratico”. Impossibile dare torto al segretario del Siap, visti i presunti casi di manomissione del voto statunitense ad opera di hacker russi. Quindi “il servizio della polizia raccoglie il senso della democrazia”, sottolinea Giuseppe Tiani.

La tecnologia come opportunità di crescita

Emerge in modo netto nel corso dell’evento che il fattore tecnologico e la sicurezza sono un binomio inscindibile, che per usare le parole del Questore di Roma Carmine Esposito: “Devono andare a braccetto”. Anche e soprattutto per una questione economica. Dato che molti imprenditori e non solo considerano la Polizia un elemento di valore per l’economia. Accanto al settore privato c’è ovviamente quello pubblico. “Fra due giorni, giovedì 18 aprile”, esordisce Nicola Zingaretti presidente di Regione Lazio e segretario del Pd, “firmeremo in Regione un patto sulla sicurezza da 2 milioni di euro”. Il ragionamento di Zingaretti è chiaro: “Noi come ente locale abbiamo fatto tutto il possibile. Abbiamo fatto importanti investimenti sulla video sorveglianza e sui mezzi”. Anche Enzo Marco Letizia, segretario nazionale di Anfp (Associazione nazionale funzionari di Polizia) ritiene che “il tema della sicurezza è la base di qualsiasi tipo di sviluppo”. Infatti: “In un luogo sicuro — prosegue Letizia — c’è fiducia. E di questo ne beneficia tutto il sistema economico”. A patto che “il dominus della tecnologia rimanga l’uomo”, conclude il sindacalista.

Parola al governo

“Ci sono tutte le condizioni affinché il nostro Paese sia protagonista nell’innovazione tecnologica. E il confronto continuo con i sindacati è un momenti di arricchimento”. Sono le prime parole di Nicola Molteni, sottosegretario al Ministero dell’Interno. “Il sistema di sicurezza italiano, nato nel 1981, è un modello invidiato. Garantisce la sicurezza a tutti i cittadini”. Il membro dell’esecutivo poi diviene ancora più esplicito sul tema terrorismo e cyber-attacchi. “Da noi non è successo niente non perché siamo stati fortunati. Gli strumenti usati contro i fondamentalismi si sono rivelati eccellenti”. Nella quotidianità ma anche negli eventi di natura internazionale, per esempio come l’Expo di Milano del 2015. E il segreto alla base del sistema italiano sta nella sua capacità di prevenire piuttosto che reprimere i fatti dolosi. Un punto sottolineato da tutti i partecipanti all’evento.

“Fare il poliziotto è una missione”

La giornata si è aperta con un toccante minuto di silenzio, voluto dal fondatore di interris.it Don Aldo Buonaiuto, per il maresciallo dei Carabinieri Vincenzo Di Gennaro, ucciso a Cagnano Varano lo scorso sabato. “Da 15 anni accompagno spiritualmente questo sindacato (il Siap ndr). E ogni giorno che passa mi convinco sempre più dell’importanza di riconoscere il mestiere del poliziotto come una missione”.