Le celebrità in soccorso dei migranti

Due sponsor d’eccezione arrivano in soccorso della Open Arms e dei 121 naufraghi tratti in salvo, ma da giorni in balìa del Mediterraneo per il rifiuto di accoglierli  da parte dei governi europei. Sono il celebre attore americano Richard Gere e il cuoco-conduttore televisivo Chef Rubio, già vicini alla causa dell’organizzazione iberica ProActiva Open Arms, e si trovano sull’isola di Lampedusa per chiedere un porto sicuro per i migranti e denunciare il disinteresse degli occidentali.

Il messaggio a bordo

Gere è salito a bordo della nave portando acqua e cibo per i 121 migranti e il resto dell’equipaggio e ha registrato un videomessaggio che si trova sul sito del giornale online open.online. “La cosa più importante per queste persone qui è arrivare in un porto sicuro, scendere dalla barca e cominciare una nuova vita”, così l’attore hollywoodiano in uno dei passaggi della clip. La mattina del giorno di San Lorenzo, sabato 10 agosto i due ospiti d’onore terranno una conferenza stampa all’aeroporto di Lampedusa insieme al fondatore dell’ong Oscar Camps e al presidenti Open Arms Italia Riccardo Gatti. La presenza e le parole del famosissimo divo americano, da anni attivista per i diritti umani e devoto buddista, dovranno servire per far accendere i riflettori sull’ennesimo contrasto tra politiche nazionali e organizzazioni umanitarie. Sulla nave che si trova al largo della costa dell’isola siciliana scarseggiano i rifornimenti ed è in attesa del soccorso dell’altra nave dell’associazione ProActiva, la Astral.

I rifiuti di Spagna, Malta e Italia

Da oltre una settimana, dalle operazioni di salvataggio al largo della Libia a cavallo tra l'1 e il 2 agosto, il natante dell’associazione battente bandiera spagnola ospita a bordo 124 persone, tra chi presenta segni di tortura, donne incinte e bambini molto piccoli, ed è bloccato tra Lampedusa e Malta dopo che Spagna, Italia e la piccola isola mediterranea le hanno negato il porto sicuro per attraccare e sbarcare i migranti. Il governo spagnolo, in un paese che da quando sono calati gli sbarchi in Italia è il principale approdo dei migranti, ha infatti recentemente vietato operazioni di ricerca e salvataggio al di fuori della Sar (Search & rescue) sotto la propria responsabilità e le quelle che abbiano lo scopo di salvare vite umane senza l’autorità di Italia e Malta. Inoltre l’esecutivo di Sanchéz da anche introdotto multe fino a 900mila in caso di violazioni – a queste direttive – compiute durante la navigazione. Anche l'Italia, che ha fatto sbarcare per motivi di salute due donne in gravidanza e una bambina, aveva negato l’ingresso nelle proprie acque territoriali. Diniego rafforzato dalla recente approvazione del “decreto sicurezza bis” che, in caso di inosservanza del divieto da parte di Open Arms, potrebbe portare a una multa da un milione di euro, all’arresto dell’equipaggio e alla confisca della nave. In attesa di scoprire l’efficacia delle parole e della testimonianza di Gere e Rubio, per sbloccare la situazione servirebbe un accordo tra gli Stati membri dell’Unione europea per suddividersi le quote di migranti. A meno che l'Open Arms non forzi il blocco italiano e attracchi a Lampedusa. In mattinata intanto otto persone di nazionalità algerina sono sbarcate sul litorale di Porto Pino, nel Sulcis, e hanno raggiunto un centro abitato poco distante, Sant’Arresi. Lì sono stati notati dagli abitanti che hanno avvertito i carabinieri. Gli otto algerini sono stati identificati, visitati e adesso sono in un centro d’accoglienza mentre il loro barchino è stato avvistato non lontano dalla spiaggia.