L'Apg23 e i suoi cinquant'anni fra gli ultimi

Solo cose belle”: le tante compiute in cinquant'anni di attività, lunghi, intensi, percorsi sulle orme del fondatore don Oreste Benzi. Storie di vita e di rinascita, testimonianze, esperienze di volontariato in ogni parte del mondo saranno il fulcro del Cinquantesimo anniversario della Comunità Papa Giovanni XXIII, un viaggio nel passato e l'apertura di una finestra sul futuro che, dalle “cose belle” fatte fin qui, trarrà la linfa vitale per proseguire la missione iniziata nel 1968 dal prete “dalla tonaca lisa”. Il 7 dicembre, in occasione del “compleanno” della Comunità, il PalaCongressi di Rimini ospiterà la rassegna che ripercorrerà “le battaglie per i diritti delle persone disabili, la nascita delle case famiglia, delle comunità terapeutiche, la liberazione delle donne schiavizzate sulla strada, l’accoglienza dei carcerati e dei più emarginati, la presenza nelle zone di guerra, la difesa della vita”, dalla fondazione a oggi. L'intera celebrazione sarà trasmessa in diretta su Tv2000.

Le cose belle

E “Solo cose belle” sarà anche il titolo del film al quale è affidata la ricostruzione delle innumerevoli esperienze della Comunità, convogliate negli occhi di una ragazza, Benedetta, e della sua vita nuova all'interno di una casa-famiglia. Dietro la macchina da presa proprio un riminese, Kristian Gianfreda, regista da oltre 20 anni impegnato nella narrazione della diversità attraverso la settima arte. Ma la proiezione del film, oltre a mostrare con gli occhi di un'accolta il cuore pulsante della Comunità, sarà resa speciale dalla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale verrà accolto nel PalaCongressi per assistere alla pellicola e, successivamente, guidare “una riflessione sui temi profondamente attuali presenti nel film e nei 50 anni di storia della Comunità”.

L'incontro con Mattarella

Un incontro, quello con il Capo dello Stato, che testimonia l'importanza e la rilevanza sociale dell'operato della Comunità fondata da don Benzi e del suo ruolo fondamentale nell'assistenza e nell'aiuto concreto ai deboli e agli emarginati della nostra società, senza confini di sorta: “Accogliere il Capo dello Stato – ha dichiarato il presidente della Comunità, Giovanni Paolo Ramonda – sarà motivo di grande gioia e onore e lo ringraziamo per aver risposto all’invito. E' un riconoscimento all'infinita opera di Don Benzi, salito al cielo nel 2007, e al lavoro proseguito in questi anni dai membri dell’associazione donati completamente a condividere la vita con i più deboli e gli emarginati, con case famiglia e comunità di accoglienza in 42 Paesi del mondo”.