L’albero di Anna Frank davanti al Palazzo dell’Onu

In onore di quello che sarebbe stato il novantesimo compleanno di Anna Frank, le Nazioni Unite hanno deciso di rendere omaggio alla scrittrice morta di tifo nel campo di concentramento di Bergen-Belsen piantando un arbusto ricavato dal grande albero di castagno selvatico che l’adolescente riusciva a scorgere dalla sua casa rifugio di Amsterdam, durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale.

Il presidente

'arbusto è un simbolo vivente dell'eredità di Anna e dei valori delle Nazioni Unite che sono nati sulle ceneri della Seconda Guerra Mondiale e dopo la Shoah. Diventerà un albero a perpetua memoria dell'importanza di continuare il lavoro per un mondo più giusto e pacifico in cui celebriamo la diversità e dove uomini e donne, giovani e vecchi possono vivere senza paura”, ha detto il segretario generale Antonio Guterres in un messaggio letto in apertura della breve cerimonia.

La pianta

L’alberello piantato davanti al Palazzo di Vetro sede delle Nazioni Unite è uno dei molti cloni ottenuti dal castagno secolare che era davanti alla casa della famiglia Frank che si trova al 263 della Prinsengracht. L’albero nel 2013 si era gravemente ammalato e, 150 anni dopo essere stato piantato nel giardino di un vicino del rifugio dei Frank, venne abbattuto. Per fortuna, grazie all'opera di una fondazione, gli arbusti ricavati dalla pianta madre erano stati distribuiti in varie località in Europa e negli Usa, tornando ad essere un simbolo di libertà.

Il Diario

La giovane scrittrice aveva descritto la pianta nel suo libro: “Il nostro castagno è in piena fioritura dai rami più bassi alla cima, è carico di foglie e molto più bello dell'anno scorso”, si legge. Pochi mesi dopo, gli uomini della Gestapo fecero irruzione nell’appartamento dove si nascondeva.