In preghiera per i bambini mai nati

Il primo novembre, in occasione della Festa di Ognissanti, la Comunità Papa Giovanni XXIII terrà un momento di preghiera in otto cimiteri di città italiane “dove sono sepolti i bambini mai nati”. Luoghi, spiega la Comunità fondata a Rimini da don Oreste Benzi “in cui ricordare e attribuire valore alle vite dei nascituri che non sono venuti al mondo a causa di aborti”. “L'aborto, sia volontario che spontaneo, è un evento tragico ma quasi sempre sottovalutato nella sua portata sia dai medici che dalla famiglia. Per i genitori rappresenta un evento traumatico, uno shock emotivo che può causare un lutto profondo. Il mancato riconoscimento sociale di questo lutto lascia i genitori nella solitudine, complicando il processo di elaborazione del lutto” dice Giovanni Paolo Ramonda, presidente della Comunità. I momenti di preghiera saranno organizzati nei cimiteri di Cuneo, Savigliano e Fossano (Cn), Rimin, Modena e San Cataldo (Mo), Bologna, Forlì e Rivignano (Udine). In una nota, la Comunità ricorda che Papa Francesco il prossimo 2 novembre si recherà per la prima volta al “Giardino degli Angeli” presso il cimitero romano del Laurentino, uno spazio inaugurato sei anni fa e dedicato alla sepoltura dei bambini mai nati.

La Legge

Il Dpr 285/90, che regolamenta la polizia mortuaria a livello nazionale, prevede che anche al di sotto delle venti settimane i parenti possano chiedere la sepoltura del proprio figlio, ma hanno solo 24 ore per farlo, oltre le quali ne perdono il diritto. La legge non è chiara sul cosa si debba fare in assenza di tale richiesta ma in genere i feti vengono gettati fra i rifiuti speciali dell'ospedale e inceneriti. Una circolare del ministero della salute ne raccomanda la sepoltura anche in assenza della richiesta dei genitori.