Il decalogo Coldiretti per ridurre il rischio idrogeologico

Coldiretti ha presentato a Roma un decalogo per ridurre in maniera strutturale gli effetti del maltempo e dei cambiamenti climatici sul territorio italiano. Nello specifico, ha illustrato una serie di proposte per mettere in sicurezza il Paese riducendo i rischi idrogeologici. 

RisanaItalia

Si chiama #risanaItalia e, al primo posto del decalogo, ricorda Coldiretti, sta la realizzazione di piccole opere di contrasto al rischio idrogeologico, “dalla sistemazione e pulizia straordinaria degli argini dei fiumi ai progetti di ingegneria naturalistica”. Occorre inoltre “ridurre il consumo di terreno fertile con l’immediata approvazione della legge sulla salvaguardia della destinazione agricola dei suoli”. Necessario attuare “un piano sperimentale per la valorizzazione dei beni pubblici prodotti in aree montane” compresa la possibilità di “riconoscere i crediti di carbonio ai produttori di tali aree”.

Occorre inoltre – prosegue il decalogo Coldiretti – “dare piena attuazione alla legge di orientamento che consente alle pubbliche amministrazioni di stipulare convenzioni con gli agricoltori per la tutela del territorio” e “rilanciare gli allevamenti di montagna”. Senza tralasciate misure di sostegno fiscale per chi risiede nelle aree di montagna e “contrastare ogni forma di abusivismo” promuovendo “interventi di rigenerazione urbanistica a partire dal censimento degli immobili già realizzati nelle aree a rischio”.

È necessario anche avviare un piano per la riforestazione delle zone a maggior pericolo dissesto e predisporre un piano infrastrutturale per la creazione di invasi che raccolgano, in particolare nel Centro-Sud del Paese, tutta l’acqua piovana che va perduta, sull’esempio del progetto targato Coldiretti, Terna, Anbi e Maccaferri per la realizzazione di 10.000 laghetti. Il decalogo si conclude con la manutenzione del verde urbano da attuare coinvolgendo direttamente le imprese agricole.