Il caso arriva all'Europarlamento

“Non staccate la spina ad Alfie e lasciate che questo povero bambino inglese possa venire in Italia ed essere accolto al Bambin Gesù come chiesto dai suoi coraggiosi genitori. La difesa della vita e la libertà di cura invocata dai genitori di Alfie sono diritti inalienabili e sacrosanti che non possono essere calpestati e ignorati da nessun Tribunale e da nessuno Stato. Garantire il diritto alla vita di Alfie è una battaglia di civiltà e di libertà”. Lo dichiara l’europarlamentare della Lega Mara Bizzotto, che ha raccolto l’appello di Steadfast Onlus – che nell'ambito del progetto Steadfast LifeAID e su richiesta diretta della famiglia si sta occupando del caso in collaborazione con altre organizzazioni – e ha presentato un’interrogazione urgente alla Commissione Ue per chiedere “che le Istituzioni europee intervengano con ogni strumento presso il Governo del Regno Unito affinché vengano tutelati e riconosciuti il diritto alla vita e alla libertà di cura e di circolazione all’interno del territorio europeo di Alfie e dei suoi genitori”.

Nella sua interrogazione, la Bizzotto ha sottolineato che “le decisioni giudiziarie inglesi sul caso di Alfie Evans ledono principi fondamentali della Convenzione europea sui diritti dell’uomo: dalla intangibilità della vita alla libertà di scelta della famiglia, in particolare la libertà di cura e di circolazione all’interno del territorio europeo dei cittadini dei suoi Paesi membri”. Secondo l'eurodeputata leghista “è singolare che uno Stato che fa ancora parte dell’Ue ritenga che il ‘superiore interesse del minore’, su cui si basano nel caso specifico i giudici britannici, coincida con lasciarlo morire senza che si formuli neanche una diagnosi, in contrasto con la sua famiglia e senza che sussista in concreto alcun accanimento terapeutico; in una Unione nella quale le Istituzioni comunitarie intervengono, talora a sproposito, su scelte dei governi dei singoli Stati relative ad altre voci che coinvolgono la vita e la salute delle persone, qui restino silenti, a conferma del condizionamento ideologico per una così grave lesione di beni fondanti”. Di qui la domanda: “La Commissione intende sollecitare l’attenzione del Governo del Regno Unito perché riconosca libertà di scelta e di circolazione per il bambino, insieme con i suoi genitori?”.

Sul tema la Lega è intervenuta anche a Roma. Il senatore Simone Pillon, organizzatore del Family Day, ha detto: “Casi come quelli del piccolo Alfie Evans sono frutto di una sempre più diffusa cultura dello scarto. Anche in Italia la legge sulle disposizioni anticipate di trattamento rischia di portare a simili estremi”. Il senatore del Carroccio assicura che “proporremo modifiche alla legge italiana e alle linee guida europee per garantire in ogni caso che nessuno sia privato dei supporti vitali”. Sulla stessa linea Matteo Salvini, che su Facebook ha scritto: “Il pensiero unico lo condanna a morte. In Inghilterra vogliono staccare la spina a questo angioletto, contro il volere dei genitori che ieri hanno incontrato anche Papa Francesco. L'ospedale Bambin Gesù di Roma si è detto disponibile ad accogliere Alfie, sosteniamolo”.