Guterres: “Se non cambiamo rotta, nei mari più plastica che pesci”

Se non cambiamo rotta, negli oceani potrebbe presto esserci più plastica che pesci. Dobbiamo lavorare individualmente e collettivamente per fermare questa tragedia evitabile e ridurre in modo significativo l'inquinamento marino”. E' quanto ha dichiarato il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, in occasione della Giornata mondiale degli oceani. L'edizione 2018 è dedicata per l'appunto alla lotta contro l'inquinamento da plastica, autentico flagello dei mari di tutto il mondo, incluso il Mediterraneo. I numeri sono impietosi: gli oceani sono contaminati da oltre 150 milioni di tonnellate di materiali inquinanti, e ogni anno se ne aggiungono altri 8 milioni.

L'appello dell'Onu: “Ognuno faccia la sua parte”

“La plastica soffoca corsi d'acqua, danneggia le comunità che dipendono dalla pesca e dal turismo, uccide tartarughe e uccelli, balene e delfini, si fa strada nelle zone più remote della Terra e lungo tutta la catena alimentare”, ha sottolineato il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, invitando ciascuno a “fare la propria parte” evitando la plastica monouso e dando una mano a ripulire.

La giornata

Sono tanti gli appuntamenti organizzati in tutto il mondo per celebrare la Giornata degli Oceani. L'Ocean Project invita tutti, a partire dalle famiglie, a fare una serie di riflessioni sul concetto di salvaguardia. E poi, ovviamente, ci sono gli eventi fisici, tra cui marce, ripulitura spiagge, workshop, convegni a tema e incontri, coordinati dalle oltre duemila organizzazioni ambientaliste in diversi Paesi.