Genitori che dicono no al relativismo

Tante verità, nessuna Verità, ricordava il grande drammaturgo, scrittore e poeta siciliano Luigi Pirandello (1867-1936). Con questa affermazione prende vita il relativismo come oggi lo conosciamo, la diffusione del quale, in particolare quello etico, implica che si possono sempre porre sullo stesso piano diverse posizioni ideali, nessuna delle quali è considerata essere più “vera” di un’altra. Forse, proprio per questo, spesso si sente dire che, educare oggigiorno, risulta essere un compito piuttosto complesso…

Nella difficile missione di crescere ed educare i figli, vi è lo spinoso riscontro con la “verità”, verità molto spesso “relativizzata” rispetto a quello che può essere il rapporto tra educazione e sofferenza, educazione ed esperienza del dolore. Nella mentalità diffusa, la sofferenza – fisica o morale – è quell’aspetto oscuro della vita che è meglio mettere tra parentesi e da cui, in ogni caso, bisogna preservare il più possibile le giovani generazioni. La sofferenza, purtroppo, fa parte della realtà e della verità della nostra vita. Cercando di tenere i più giovani al “riparo” da ogni difficoltà ed esperienza del dolore, rischiamo di far crescere, al di là delle nostre intenzioni, persone fragili, poco realiste e poco generose: la capacità di amare e di donarsi corrisponde infatti alla capacità di soffrire e di soffrire insieme.

Per essere completa ed adeguata, o meglio, pienamente umana, l’educazione deve piuttosto cercare di non lasciare senza risposta gli interrogativi che la sofferenza, soprattutto la sofferenza innocente e, alla fine, la morte stessa, pongono alla nostra coscienza. “Educare alla verità”, dunque, è un compito quanto mai necessario nella società di oggi. Se ne parlerà nella conferenza “Educare al tempo del relativismo” che, venerdì 25 maggio, alle ore 19, il Popolo della Famiglia ha organizzato a Roma (sala meeting del locale “Mirage Food & Drink”, in via Alessio Baldovinetti 98, quartiere Eur) invitando Stefano Bataloni, padre di famiglia e curatore assieme alla moglie Anna Mazzitelli del blog “Piovono miracoli”. In questo portale ci si confronta quasi ogni giorno con i temi e con le sfide dell'educare oggi alla verità, innanzitutto nella vita di famiglia ma anche in quella civica e persino sui social network, un mondo che ormai ha assunto un ruolo predominante nelle giornate e nell’orizzonte ideale dei nostri figli.

Al terzo degli “Incontri di cultura politica” del PdF Bataloni parlerà del “perché” è necessario dire NO al relativismo nell'educazione dei figli e delle giovani generazioni, dai media alle scuole all'università. Durante l'incontro, che sarà presentato e moderato da Anna Zurlo (Popolo della Famiglia-Roma), sarà anche presentato il libro Con la maglietta a rovescio. Storia di Filippo Bataloni del quale il relatore è co-autore assieme alla moglie (Edizioni “La Porziuncola”, Assisi 2018, pp. 144, € 13). Per ulteriori informazioni si può scrivere una mail a: deodatisara.pdf@gmail.com.