Furia Lekima: un milione di sfollati nello Zhejiang

Trentadue morti, 16 dispersi e un'intera provincia in ginocchio: questi gli effetti del passaggio del tifone Lekima, abbattutosi ieri sullo Zhejiang, nella Cina orientale. I venti si sono scatenati con violenza, in particolare nella contea di Yongjia, devastando l'area amministrata dalla città di Wenzhou, dove una frana ha provocato enormi disagi, arrivando a bloccare il corso di un fiume e provocando il crollo della diga che arginava un lago artificiale, le cui acque si sono riversate nei villaggi sottostanti, devastando abitazioni e strade: almeno un milione di persone sono state evacuate, mentre sono in tutto cinque milioni quelle interessate dagli effetti del più forte tifone dell'anno, con venti arrivati a toccare i 187 chilometri orari. Stessa situazione nelle isole meridionali del Giappone, dove si sono registrati picchi di 220 kmh nella provincia di Ryukyu, con l'occhio del ciclone individuato nella città di Miyakojima.

Il tifone

I venti sembrano destinati a ridurre la propria intensità ma il panorama di devastazione è impressionante: tetti scoperchiati, villaggi spazzati via, inondazioni e smottamenti che hanno costretto intere città ad allontanarsi dall'abitato, in alcuni casi letteralmente sommerso dai torrenti di pioggia e fango. Migliaia di voli sono stati cancellati nella Cina orientale e, al momento, sull'area vige un'allerta arancione posta dall'ufficio metereologico cinese. Gravissimi disagi anche nella zona costiera, con la provincia dello Zhejiang messa in ginocchio dalla forza dei venti e delle inondazioni: il ministero della Gestione delle emergenze ha diramato il forte rischio di incendi ed esplosioni, viste le numerose fughe di gas tossici avvenute nelle zone delle raffinerie di petrolio. Il tutto nonostante il tifone, giunto nei pressi delle coste cinesi, fosse stato già declassato allo status di tempesta tropicale.

Soccorsi complicati

Una situazione di estrema emergenza che sta rendendo complicate anche l'attività dei soccorritori nella provincia di Zhejiang dove almeno 3 milioni di persone sono rimaste senza corrente elettrica, 200 case in sei città sono crollate e almeno 163.830 acri di terreni agricoli sono stati spazzati via, secondo i dati forniti dalla Cctv. Difficile raggiungere le zone più colpite per via delle strade danneggiate e invase dal fango e dai detriti. Una situazione drammatica che richiederà lungo tempo per tornare alla normalità.