Fine vita, ecco come funziona la Banca dati nazionale

Il regolamento definisce le garanzie e le misure di sicurezza da adottare “nel rispetto dei diritti della persona”. E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto con il regolamento che definisce i contenuti informativi della banca dati, i soggetti che concorrono all’ alimentazione del paziente, le modalità di registrazione e di messa a disposizione delle dichiarazioni anticipate di trattamento, le garanzie e le misure di sicurezza da adottare nel trattamento dei dati personali nel rispetto dei diritti della persona, le modalità e i livelli diversificati di accesso alla banca dati. La legge diventa così pienamente operativa. Il regolamento è composto da 12 articoli.

La raccolta delle dichiarazioni 

La Banca Dati Dat verrà alimentata con le Dat raccolte dagli ufficiali di stato civile dei comuni di residenza dei disponenti, dai notai e dalle Regioni che abbiano, con proprio atto, regolamentato la raccolta di copia delle Dat; anche i cittadini italiani residenti all’estero potranno far pervenire la propria Dat alla banca Dati nazionale per il tramite delle rappresentanze diplomatiche o consolari italiane all’estero. Potranno accedere alla Banca Dati nazionale Dat i medici che hanno in cura il disponente/paziente in situazione di incapacità di autodeterminarsi, il fiduciario (indicato dal medesimo disponente) ed il disponente stesso, tramite identificazione con il Sistema Pubblico di Identità Digitale (Spid) che garantisce la sicurezza dell’accesso. La Banca Dati nazionale Dat garantirà il trattamento dei Dati e le misure di riservatezza e sicurezza in conformità con il codice in materia di protezione dei dati personali, modificato e integrato in coerenza con il regolamento (Ue) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016 (Gdpr). Le Dat precedentemente depositate presso comuni, notai e rappresentanze diplomatiche o consolari italiane all’estero saranno acquisite nella banca Dati nazionale entro sei mesi dall’attivazione della stessa.

Il significato

Dat è la sigla di Disposizioni anticipate di trattamento, che indica  l’atto tramite il quale ogni persona maggiorenne esprime le proprie convinzioni e preferenze in merito a eventuali futuri trattamenti sanitari cui dovesse essere sottoposto. Alimentazione e idratazione potranno essere sospesi, se non più efficaci nel fornire al paziente i fattori nutrizionali necessari alle funzioni fisiologiche essenziali del corpo, solo ai malati terminali.. Le Dat devono essere redatte in forma scritta, e sono rinnovabili, modificabili e revocabili in ogni momento. Qualora non fosse possibile redigerle in forma scritta possono essere videoregistrate, vincolando il medico che è tenuto a rispettarne il contenuto. 

No cattolico 

 

“Purtroppo, ormai da molto tempo, gli attacchi ai valori antropologici che costituiscono il fondamento di una società che vuole essere umana e civile sono all’ordine del giorno- commenta a In terris il professor Massimo Gandolfini, leader del Family Day-. Che fare? Arrenderci? Rassegnarci e chiuderci in sagrestia o nell’aula della nostra associazione? Proprio no, perché il Battesimo, per noi credenti, e la fede democratica, per l’intera popolazione civile, esigono di prendere posizione e di coniugare testimonianza e militanza. Dobbiamo testimoniare la bellezza della vita e della famiglia, manifestando ed operando scelte che vadano a favore e tutela di questi valori e principi: questa è la “parresia” che ci ha insegnato San Paolo”.