Due iniziative contro la droga

Da tempo la società globalizzata sta alimentando un fenomeno contagioso e negativo, soprattutto ma non esclusivamente fra i giovani, che è quello delle dipendenze. Dipendenze da stupefacenti, psicofarmaci, sesso, pornografia, alcool, gioco d’azzardo, social network etc. Drammatiche patologie che, non di rado, affliggono anche persone già adulte o “mature”. In cosa consistono e quali sono le dipendenze nocive all’uomo? Sono innanzitutto un grave pericolo per lui e per la sua libertà, che è inevitabilmente destinato a perdere. Perché sono in primo luogo il frutto di una mancanza di assunzione di responsabilità, perché è più comodo e facile appoggiarsi a qualcuno o qualcosa o confondere questo o quel rapporto patologico con la vita o con l’amore. La libertà è il pilastro sul quale deve fondarsi una persona e, di conseguenza, un rapporto. Per fortuna, però, anche dalle dipendenze Dio sa trarre il bene. È la storia per esempio di tanti ragazzi e ragazze che sono usciti dalla droga. Consideriamo che, secondo gli ultimi dati pubblicati dal bollettino annuale Emcdda (Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze), quanto a consumo di droghe il nostro Paese è fra i peggiori in Europa, con il 22% degli adulti fra i 15 e i 64 anni che nel 2017 ha fatto uso di una qualche sostanza stupefacente (la stessa percentuale dell’Olanda). Per quanto riguarda il consumo di cannabis siamo addirittura in seconda posizione a pochissima distanza dalla Francia, e in quarta per assunzioni di cocaina. Sono soprattutto i giovani ad aver consumato cannabis di più, vale a dire: il 21% dei 15-24 enni e il 16% dei 25-34 enni. Capite allora perché il Catechismo della Chiesa Cattolica demanda alla comunità politica “il dovere di onorare la famiglia, di assisterla in particolare […] in ordine a pericoli come la droga, la pornografia, l'alcolismo” (n. 2211)? Perché poi sono tre tipi di veleno che spesso vanno a braccetto. L’uso della droga, è rimasta quasi solo la Chiesa ha ricordarlo oggi, “causa gravissimi danni alla salute e alla vita umana. Esclusi i casi di prescrizioni strettamente terapeutiche, costituisce una colpa grave. La produzione clandestina di droghe e il loro traffico sono pratiche scandalose; costituiscono una cooperazione diretta, dal momento che spingono a pratiche gravemente contrarie alla legge morale” (n. 2291). Non ci sarebbe il tempo di citare le innumerevoli occasioni nelle quali Papa Francesco ha messo in guardia contro i pericoli della droga.

Fra le varie iniziative di “prevenzione” dirette al mondo giovanile, se ne possono menzionare due prossime promosse dalla Dominus Production, società di produzione e distribuzione cattolica fondata Federica Picchi. Il prossimo 14 marzo 2019, infatti, presso il cinema The Space di Roma (piazza della Repubblica), verrà proiettato la mattina per le scuole il film La mia seconda volta. Sempre per il progetto Cineducando, la stessa opera sarà proposta la sera presso Uci Cinemas Porta di Roma per il pubblico. Entrambe le proiezioni saranno seguite da una testimonianza diretta della protagonista accompagnata dal produttore del film e attore Simone Riccioni e dalla già citata Federica Picchi. Il film è ispirato a una storia vera, basata sulla meravigliosa testimonianza di Giorgia Benusiglio, che smuove l'Italia parlando ai giovani della preziosità della vita, dopo averla quasi persa con l'utilizzo occasionale di droga (mezza pasticca di ecstasy per gioco). Questo solleva il problema dell'utilizzo di stupefacenti come intrattenimento, fenomeno purtroppo crescente e quindi socialmente allarmante, soprattutto tra i giovanissimi. Il film vuole scardinare le ingenue convinzioni, del tipo: “una volta ogni tanto non fa male” e vuole rendere i giovani consapevoli di correre dei pericoli seri, che potrebbero rovinare la loro vita, o distruggere quella di altri. Il progetto e la scheda di adesione per scuole o dirigenti scolastici interessati, sono scaricabili dal sito: www.lamiasecondavolta.it. Altra iniziativa contro la droga e diretta particolarmente ai giovani, sempre promossa dalla Dominus Production, è la pubblicazione del libro Fotogrammi Stupefacenti. Storia di una Rivincita, scritto da Federico Samaden oggi dirigente di una scuola alberghiera con più di 800 studenti, che vi ripercorre la sua vita ed esperienza di caduta nella droga e di conseguente rinascita. Il volume parla quindi della preziosità della vita e mette in guardia i giovani dall'utilizzo delle droghe. Si rivolge ai ragazzi ma anche al mondo degli adulti, in particolare ai genitori e agli educatori, affinché non siano titubanti nell'usare fermezza con i loro giovani, ma li aiutino a maturare un’identità solida, bilanciata, in grado di resistere alle pressioni di disimpegno, di sballo e morte che oggi permeano la società.