Don Buonaiuto: “Una vergogna per un Paese che si dice civile”

Storie di drammi, di violenza, ma anche di riscatto. Sono le “Storie Italiane”, di cui si è parlato stamattina nell'omonima trasmissione di RaiUno in presenza di don Aldo Buonaiuto, direttore di In Terris e sacerdote della Comunità Papa Giovanni XXIII.

Le telecamere sono state a Rebibbia, periferia orientale di Roma, dove nei giorni scorsi si è consumato uno stupro da parte di un branco nei confronti di una donna che stava aspettando l'autobus alla fermata. Immondizia e strade dissestate sono lo scenario ripreso. “Il degrado – ha commentato don Buonaiuto – è una vergogna per questa città e per questo Paese che si dice civile. La speranza è che queste persone che si sono comportate come delle belve, vengano trovate, arrestate con pene severe”. “Non che dopo poco tempo – ha proseguito il sacerdote – continuiamo a vederle in giro a compiere questi obbrobri“.

Denuncia sociale che viene stimolata anche dal fatto di cronaca accaduto nel fine settimana nei pressi di Chieti, in Abruzzo. Qui un uomo ha lanciato da un cavalcavia la figlia piccola e, dopo una lunga trattativa con forze dell'ordine e gli psicologi, si è gettato anche lui suicidandosi. Poco prima sua moglie era morta cadendo dal balcone di casa, non è ancora chiaro se per suicidio, incidente o omicidio. “Queste tragedie stanno accadendo sempre più spesso. Sono terribili – ha osservato don Buonaiuto -. Coloro che sanno, che sono vicini a queste persone sofferenti, devono parlare. Bisogna parlare prima, non dopo, questo è importante”, l'appello di don Aldo.

La trasmissione ha affrontato anche storie che danno fiducia. Un focus è stato dedicato alla trasmissione “Ballando con le stelle”, che si è chiusa sabato sera. I vincitori di quest'anno sono l'attore Cesare Bocci e la moglie Dani, colpita da un ictus e riuscita a risalire la china. La loro vicenda – ha detto don Aldo – è “un grande messaggio per quelle coppie che fanno fatica ad avere speranza di condurre la vita in modo luminoso. Hanno trasmesso grande fiducia nella vita“. Il sacerdote si è soffermato anche sulla vicenda di un'altra partecipante al concorso di danza, Gessica, modella sfregiata con l'acido dal suo ex fidanzato, ritenendo che “ha dato forza alle tante donne che hanno subito violenze”.