“Così promuoviamo già nei nuovi nati l'identità veneta”

L'identità passa anche attraverso i simboli. Ne è consapevole Gabriele Michieletto, consigliere della Regione Veneto della “Lista Zaia”, che ha proposto di regalare una bandiera con il Leone di San Marco a ogni nuovo nato in Veneto, a spese della Regione. Il consigliere ha depositato una proposta di modifica di una legge regionale del 1975 che disciplina l'uso del gonfalone e dello stemma del Veneto. La consegna ai nuovi nati della bandiera “simbolo identitario” del Veneto, secondo Michieletto dovrebbe avvenire, a cura dei sindaci, il 25 marzo di ogni anno, giornata della “Festa del Popolo Veneto”. “Lo scopo della proposta di legge è duplice – precisa il consigliere – perché da un lato, senza gravare sulle casse comunali, vengono coinvolti i Sindaci, ovvero i primi cittadini rappresentanti della comunità locale, mentre dall'altro verrebbero coinvolte le famiglie, la colonna portante della comunità stessa, che riceverebbero il simbolo identitario di una Regione orgogliosa delle proprie radici storiche e culturali, nella quale anche i ragazzi potranno impugnare lo stendardo regionale consegnato dai primi cittadini ai nuovi nati, futuri alfieri della tradizione e dei simboli del Veneto“.

La storia

Il Leone di San Marco è oggi simbolo della Regione Veneto, nonché della città di Venezia. E' un'eredità della Repubblica Serenissima. La simbologia deriva da un'antichissima tradizione, secondo la quale un angelo in forma di leone alato avrebbe rivolto a San Marco, naufrago nelle lagune, la frase: “Pax tibi Marce, evangelista meus. Hic requiescet corpus tuum” (Pace a te, Marco, mio evangelista. Qui riposerà il tuo corpo), preannunciandogli che in quelle terre avrebbe trovato un giorno riposo e venerazione il suo corpo. Il libro, spesso erroneamente associato al Vangelo, ripropone proprio le parole di benvenuto del leone e, nella maggior parte delle rappresentazioni veneziane, si presenta aperto recando solitamente la scritta latina “Pax Tibi Marce Evangelista Mevs”.

Le critiche e la risposta della Lega

Non mancano le polemiche. Graziano Azzalin, esponente del Pd, parla di “fantasia propagandistica della Lega” e ricorda – riferisce l'Ansa – che “mancano i soldi per le scuole paritarie, ma noi regaliamo alle famiglie delle bandiere perché siano orgogliose di essere venete. Immagino facciano i salti di gioia”. Il consigliere dem, in seconda battuta, si dice “curioso di sapere se verrà consegnata a tutti i nuovi 'veneti', viste le posizioni della Lega sullo Ius Soli” e comunque “con Salvini il Nord e la Padania sono spariti, prima gli italiani. Quindi, se proprio vuole – conclude – regali ai nuovi nati un tricolore“. La polemica non tocca il presidente leghista del Consiglio regionale, Roberto Ciambetti, che appoggia la proposta di legge sottolineando che “chi nasce in Veneto non è straniero, semmai un 'foresto' che vive e lavora e si integra con i nostri valori ed è benvenuto” e ricorda infine che il vessillo di San Marco “esprime i valori della pace, anzi, li ha scritti dentro. Tutti sono benvenuti, e se un 'foresto' condivide una cultura di lavoro, operosità – ha concluso – è pienamente nostro cittadino”.