Challenge, Don Buonaiuto: “Non giochi ma immondizia”

Non possiamo chiamare giochi questa immondizia. Il gioco crea gioia e spensieratezza, non può istigare giovani vite verso la morte, verso questo inferno. Bene fa la procura a indagare per istigazione al suicidio, dobbiamo dire basta a chi fabbrica questi orrori“. Lo ha detto il direttore di In Terris e sacerdote dell'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, don Aldo Buonaiuto, a “Storie Italiane” (Rai Uno) commentando la tragica morte del 14enne Igor May, trovato impiccato al proprio letto dopo aver visualizzato un video che descriveva 5 “prove pericolose” per adolescenti, tra cui il “Blackout”, challenge che spinge all'autosoffocamento. “Dobbiamo stare vicini ai genitori di questi ragazzi – ha spiegato don Aldo ” – ai tanti familiari meno conosciuti che hanno perso i propri figli in circostanze simili”.

Parlando poi di giustizia traendo spunto da un vecchio caso di cronaca nera, don Buonaiuto ha sottolineato: “A proposito di giustizia, vorrei ricordare il viaggio che il Santo Padre effettuerà domani a Palermo, per ricordare don Pino Puglisi, martire di mafia che ci insegna come ognuno può impegnarsi a favore dei più giovani e della legalità”.