Carceri: Cevoli racconta storie di riscatto

Paolo Cevoli

Fuoriprogramma d’eccezione ieri al meeting di Rimini con il comico Paolo Cevoli che ha fatto da presentatore sul palco della Cec, la Comunità Educante con i Carcerati, il progetto della Comunità Papa Giovanni XXIII che si occupa degli uomini che finiscono dietro le sbarre. Sul palco, insieme a Cevoli, quattro giovani portano la loro testimonanza di caduta e rinasciata, ragazzi molto diversi per età e provenienza che nelle strutture della Cec hanno compiuto il salto che li ha restituiti alla vita.

Le Cec

E con loro non poteva mancare Giorgio Pieri, il responsabile del progetto. Un sogno realizzzatosi tanti anni fa quando don Oreste Benzi, fondatore della APGXXIII invitò Giorgi ad andare in Brasile a conoscere le Apac, le carceri senza guardie dove la recidiva è a livelli minimi. E quindi la nascita della prima Comunità educante con i carcerati (Cec) della quali Pieri parlò in una approfondita intervista a In Terris lo scorso marzo. “Noi – scandisce Giorgio dal palco di Rimini, ripreso da Sempre.it – non lavoriamo per i carcerati ma con i carcerati. Noi stessi siamo coinvolti come loro nel processo educativo”. Cosa hanno in comune Daniele, Riccardo, Gustavo, Alfredo, i quattro ragazzi che hanno raccontato le loro storie incalzati da Paolo Cevoli, anceh grazie a qualche sua simpatica battuta? Sono ragazzi diversi, provenienti da realtà diverse – Milano, Roma, la Puglia, Cuba e Napoli – ma di fondo c’è sempre lo stesso problema: una famiglia che si sfascia, un padre violento o assente, ovvero una carenza di amore dalla quale scaturisce una rabbia che cova nell’anima e porta spesso a delinquere. C’è un’amicizia ed un coinvolgimento di Cevoli con la Cec: presto l’attore uscirà sul web con una serie che si chiama Capriole, come quella compiuta da Dante nel suo viaggio nell’aldilà: sprofondato negli inferi e poi risalito. Capriole, storie di fallimenti e di rinascite. Come quelle dei ragazzi del Cec.