Boom di richieste dal Mezzogiorno

sud

Sono oltre 75mila (75.885 in tutto) le domande di Reddito di Inclusione (Rei) pervenute all’Inps nel periodo fra il primo dicembre 2017 e il 2 gennaio 2018.

Da dove giungono le richieste

La misura contro la povertà, introdotta dal decreto legislativo dello scorso 15 settembre e operativa dal primo gennaio 2018, è richiesta soprattutto nel Mezzogiorno d'Italia. Le maggiori richieste all'Inps giungono da Campania (con 16.686, circa il 22%), Sicilia (con 16.366, 21,4%) e Calabria, con 10.606 richieste (14%).

Oltre 5mila le richieste da Lombardia e Lazio, rispettivamente 5.338 (7%) e 5.237 (6,9%). Mentre ancora nessuna richiesta da Puglia e Provincia Autonoma di Trento, mentre dalla Provincia Autonoma di Bolzano le richieste arrivate sono solamente 8. In prima battuta il Rei può abbracciare una platea di 490mila famiglie, per un totale di circa 1,8 milioni di persone.

Cos'è il Rei

Il Reddito d'inclusione consiste in un beneficio economico, erogato mensilmente attraverso una carta di pagamento elettronica (Carta Rei). I bonus possono arrivare fino a 485 euro al mese (5.824,80 l'anno). Il Rei è destinato, secondo i requisiti familiari previsti, alle famiglie con minori, alle persone disabili, alle donne in gravidanza a quattro mesi dal parto e ai disoccupati che abbiamo compiuto 55 anni.

A chi è destinato

Per accedere al Rei, bisogna avere un Isee familiare inferiore ai 6mila euro; avere un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20mila euro; e un valore del patrimonio mobiliare (depositi, conti correnti) non superiore a 10mila euro (ridotto a 8mila euro per la coppia e a 6mila euro per la persona sola). Il beneficio viene concesso per un periodo massimo di 18 mesi e, se necessario, potrà essere rinnovato per ulteriori 12 mesi. Il beneficio economico varia in base al numero dei componenti il nucleo familiare e dipende dalle risorse economiche già possedute dal nucleo familiare.