Arabia Saudita, immigrati scioperano contro il mancato pagamento: fustigati

Un tribunale saudita ha condannato al carcere e alla fustigazione decine di lavoratori migranti, dipendenti del colosso dell’edilizia Binladin Group, per aver scioperato contro il mancato pagamento degli stipendi arretrati. La stampa saudita non ha sinora precisato la nazionalità degli operai, che hanno incrociato le braccia per le molte mensilità non percepite; le proteste sarebbero poi sfociate in violenze di piazza, che hanno portato all’arresto.

Per tale motivo, un primo gruppo di operai ha subito una condanna a quattro mesi di carcere e 300 frustate con l’accusa di danneggiamento di beni pubblici e istigazione al disordine pubblico. Gli altri lavoratori fermati, hanno ricevuto pene più miti: un massimo di 45 giorni di prigione e nessuna frustata. Entrambe le decisioni sono state prese da un tribunale della Mecca.

I primi a riportare la notizia delle condanne sono stati i giornali arabi Al-Watan et Arab News, i quali però non hanno chiarito la nazionalità dei lavoratori migranti. Anche alcuni diplomatici locali, contattati dall’Afp, hanno affermato di non conoscere i dettagli della vicenda e non hanno fornito ulteriori informazioni.

I lavoratori incriminati erano tutti dipendenti del colosso dell’edilizia Binladin Group e di Saudi Oger. Come rivela il nome, la multinazionale araba fondata nel 1931 è di proprietà della famiglia Bin Laden e lo stesso Osama – leader di al Qaeda e responsabile degli attentati dell’11 settembre alle Torri Gemelle di New York – era uno dei 52 figli del fondatore Mohammed bin Laden.

Da tempo gli operai del settore edile sono in agitazione perchè non ricevono lo stipendio ormai da alcuni mesi. I mancati pagamenti sono la conseguenza della grave crisi del settore petrolifero che sta colpendo l’aera da mesi e che ha portato a un crollo nei ricavi. La crisi del gruppo edile ha portato anche al licenziamento nel maggio scorso di decine di migliaia di operai stranieri. Lo stesso governo saudita è in ritardo sui pagamenti, aggravando così i conti già in rosso delle imprese.

Sulla crisi del settore edilizio è intervenuto di recente anche il ministro saudita delle Finanze Mohammed Aljadaan; il 22 dicembre scorso, nel corso di una conferenza stampa dedicata alla presentazione del bilancio per il 2017, l’alto funzionario governativo aveva assicurato che il pagamento degli arretrati sarebbe arrivato “entro 60 giorni”. Un lasso di tempo, circa due mesi, che gli operai della Binladin non erano più in grado di attendere.