ALLARME DALLA CROCE ROSSA: “ALEPPO SULL’ORLO DEL DISASTRO UMANITARIO”

Arriva dal Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) l’allarme che riguarda la città di Aleppo in Siria. L’organizzazione, infatti, ha comunicato la sua preoccupazione riguardo alle condizioni di pericolo in cui sono costrette a vivere milioni di persone, affermando che la città è sull’orlo del disastro umanitario.

Negli intensi combattimenti che infuriano l’ospedale Al Quds nella parte orientale della città è “stato completamente distrutto” nella notte, diverse persone sono state uccise e molte di più sono private di cure salva-vita, afferma l’organizzazione umanitaria in un comunicato

“Si sentono esplosioni di mortai, bombardamenti e aerei in volo ovunque”, ha testimoniato Valter Gros, che dirige l’ufficio del Cicr nella zona. Aleppo è la seconda città della Siria e tra le più colpite negli ultimi cinque anni di conflitto e l’intensificarsi delle aleppoviolenze pone milioni di persone, molti dei quali sfollati, in grave pericolo e senza possibilità di ottenere un aiuto, afferma il Cicr. “Il recente attacco contro l’ospedale Quds, sostenuto dal Cicr, è inaccettabile e purtroppo non è la prima volta che servizi medici salvavita sono colpiti”, ha detto Marianne Gasser, capo della missione del Cicr in Siria. “Esortiamo tutte le parti a risparmiare i civili, a non colpire gli ospedali e a non utilizzare armi che causano danni ingenti. Nel caso contrario, Aleppo sarà ulteriormente spinta sull’orlo del disastro umanitario”, ha aggiunto.

Centoquaranta civili uccisi in sei giorni ad Aleppo dai raid del regime siriano: è il bilancio riferito stamani dall’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), una piattaforma che dal 2007 monitora le violazioni sul terreno. Secondo il conteggio dell’Ondus, 139 civili sono morti sotto le bombe sganciate da elicotteri e jet di Damasco. Tra i morti si contano 23 tra bambini e adolescenti e 15 donne. I quartieri colpiti sono quelli fuori dal controllo governativo nella parte est della città contesa nel nord del Paese.