Alfie Evans: incertezza sul futuro del bimbo

Kate, la madre di Alfie Evans, ha reso noto poco fa che, dopo la riunione di oggi pomeriggio con i medici che hanno in cura il figlio (si fa per dire), durante la quale si era deciso di comune accordo di sospendere il distacco dei sostegni vitali per considerare con più calma la possibilità di trasferire il paziente in Italia, anche a seguito di nuove disponibilità da parte di aziende specializzate nel trasporto di malati, l'Ospedale si è ugualmente rivolto ai Giudici chiedendo la conferma di poter staccare la spina nella giornata di domani”. Questo quanto scritto, in un post apparso su Facebook, da Filippo Savarese, direttore delle campagne della piattaforma CitizenGo Italia. “I genitori di Alfie – prosegue – si dicono disgustati da un comportamento così scorretto in una circostanza così tragica, in cui si è passati dal danno alla beffa. Siamo sempre più, semmai fosse possibile peggiorare la situazione dopo il caso di Charlie Gard, al totale annientamento della naturale potestà dei genitori sui figli”. Solo poche ore fa, una piccola speranza era stata riaperta sul caso, con lo stesso Savarese a scrivere che “il parlamentare europeo Steven Woolfe annuncia via Twitter un accordo con l'Alder Hey Childrens Hospital di Liverpool, dove è in cura Alfie Evans, per non procedere al distacco dei sostegni vitali previsto per domani e considerare di tentare alternative terapeutiche anche in Italia”.

Un barlume di luce che si accende all'improvviso sul destino del bambino inglese di 22 mesi che lotta contro una malattia neurologica degenerativa della quale, al momento, non si conoscono ancora con chiarezza le cause. Finora i medici dell'ospedale di Liverpool hanno insistito ad affermare che lui non ha speranze di vita, in quanto la sua patologia non risulta guaribile con nessuna conoscenza medico-scientifica attualmente a disposizione. Pertanto, il suo “miglior interesse” sarebbe la morte mediante il distacco del supporto vitale. La data individuata per staccare le spine era quella di oggi, 5 aprile, fino al cambio di rotta improvviso, stando alle parole dell'europarlamentare inglese Woolfe.

La vicenda, che ricorda da vicino quella di Charlie Gard e quella di Isaiah Haastrup, ha avuto un'ampia eco. Dopo numerosi messaggi e telefonate a Santa Marta, ieri si è registrato anche un tweet di Papa Francesco. “E' la mia sincera speranza che possa essere fatto tutto il necessario per continuare ad accompagnare con compassione il piccolo Alfie Evans e che la profonda sofferenza dei suoi genitori possa essere ascoltata. Prego per Alfie, per la sua famiglia e per tutte le persone coinvolte”. La città di Liverpool, sabato scorso, è scesa in strada per chiedere che il destino di Alfie non sia di essere ucciso. CitizenGo Italia ha lanciato una petizione per non procedere al distacco dei sostegni vitali, che ha raggiunto oltre centomila adesioni. Ora, per i genitori, la possibilità di sondare una strada alternativa alla morte del loro bambino sembra farsi concreta; strada che potrebbe condurre verso una struttura ospedaliera pediatrica di un altro Paese (Germania o Italia) per accedere a cure palliative.