“Accogliamo Asia Bibi”: appello alla città di Milano

Una vera e propria richiesta trasversale. Così può essere definita quella presentata in un ordine del giorno in Consiglio comunale, a Milano, da parte di Luigi Amicone, ex direttore di Tempi e oggi consigliere comunale a Milano di Forza Italia. Essa chiede che ad Asia Bibi venga dato asilo politico nella città meneghina. La donna, una cristianam si trova dal 2009 in prigione in Pakistan con una condanna a morte perché ingiustamente accusata di aver insultato Maometto.

Tutti gli schieramenti politici, tranne il M5S, hanno sottoscritto la richiesta che prende a modello l'iniziativa già approvata a Parigi dal sindaco socialista Anne Hidalgo. Entro lunedì prossimo, 12 febbraio, il testo dovrebbe essere approvato anche a Milano.

L'ordine del giorno chiede il sindaco Giuseppe Sala e tutta la Giunta “a compiere tutti gli atti necessari presso la Farnesina affinché il Ministro degli Esteri e il Governo italiano richiedano al Presidente del Pakistan Mamnoon Hussain con procedura urgente la grazia a Asia Bibi, vittima di una legge priva di ogni senso e rispetto della libertà e della dignità umana”.

“La stessa assemblea cittadina – si legge ancora – sull’esempio di Anne Hidalgo, sindaco socialista di Parigi che ha già offerto asilo a tutta la famiglia di Asia Bibi, si dichiara anch’essa pronta ad accogliere Asia Bibi e la sua famiglia a Milano“.

Ashiq Masih e Eisham Ashiq, marito e figlia di Asia Bibi, saranno a Roma il 24 febbraio, in occasione di un'iniziativa di Aiuto alla Chiesa che Soffre, che prevede l'illuminazione del Colosseo di rosso per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema dei cristiani perseguitati. Contemporaneamente verranno illuminate anche la cattedrale maronita di Sant'Elia ad Aleppo e la chiesa di San Paolo a Mosul.