Rapporto Sofa ci dice che l’acqua non è ancora un bene per tutti

La F.A.O. – acronimo di Food and Agricolture Organization ossia Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura – è una agenzia delle Nazioni Unite istituita nel 1945 con il pregevole obiettivo di migliorare le condizioni di vita e di agricoltura per ridurre la denutrizione nei paesi più poveri del mondo.

Tanto premesso, una delle pubblicazioni annuali di punta disposte dalla F.A.O. è il rapporto denominato S.O.F.A.Stato dell’alimentazione e dell’agricoltura – che nel 2020 pone l’attenzione sull’utilizzo delle risorse idriche ed in particolare sulla contestuale scarsità delle stesse.

In particolare, il presente rapporto, sottolinea che, nelle aree agricole del globo nelle quali la carenza d’acqua è elevata, risiedono circa 1,2 miliardi di persone e, contestualmente a ciò, si sottolinea che, le riserve mondiali di acqua dolce negli ultimi vent’anni sono diminuite di oltre il 20%.

Alla luce di quanto precedentemente esemplificato il rapporto S.O.F.A. evidenzia con lungimiranza la necessità di una distribuzione maggiormente equa delle risorse idriche, basti pensare che – secondo le statistiche rilevate nel 2017 – il consumo medio di acqua dolce procapite è stato di quasi duemila metri cubi in Asia Centrale e di soli 130 metri cubi nell’Africa subsahariana, generando una conseguente sperequazione delle risorse; è quindi fondamentale che si creino le infrastrutture necessarie per disporre piani nazionali per la distribuzione di acqua potabile nelle aree rurali.

In seconda istanza si pone l’accento sul fatto che il miglioramento della gestione delle risorse idriche corredata da un buon metodo di governo potrebbe contribuire in maniera determinante al raggiungimento dei cosiddetti Obiettivi di sviluppo sostenibile stilati nel 2015 dai 150 leader mondiali che si sono riuniti alle Nazioni Unite per promuovere il benessere umano, proteggere l’ambiente e contestualmente incentivare lo sviluppo globale; a seguito di ciò è stata promulgata l’Agenda ONU 2030 che al punto sei si pone come obiettivo quello di garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua.

In ultima istanza, per garantire un accesso equo ed universale alle risorse idriche, è fondamentale che ognuno di noi agisca con concretezza ponendo in essere azioni volte a preservare le strutture idriche ed educando nel contempo le nuove generazioni all’uso responsabile dell’acqua in ossequio al fulgido pensiero espresso da Papa Francesco in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua del marzo 2019: “L’acqua  è un bene imprescindibile per l’equilibrio degli ecosistemi e la sopravvivenza umana, per questo occorre gestirla e prendersene cura affinché non s’inquini né si perda”.