Le buone ragioni per dire no alla cannabis ed all’alcol

Giovani, dipendenze e divertimento: sempre più spesso – e sempre prima – i ragazzi bevono e fumano cannabis per “sballarsi”, come se non ci fosse un’alternativa sana e legale alle serate tra amici. Certo, non è facile far capire i rischi che si corrono e i danni che si hanno se ci si droga. Sì, droga. Perché al contrario di quanto alcuni vogliono farci pensare, anche la cannabis è una droga e fa male, fa male anche una singola canna, come ha spiegato a Interris.it la professoressa di Tossicologia forense dell’Università Cattolica di Roma, Sabina Strano-Rossi

 

Professoressa tra i giovanissimi i (15-17 anni) è sempre più diffuso l’uso dell’alcool, può esserci a quell’età un modo di bere più responsabile? come rendere meno attraente l’alcol ai ragazzi.

“Con l’alcol, contrariamente all’uso della cannabis, non si ha la percezione del potenziale pericolo, essendo una sostanza permessa. Bisognerebbe far capire che il sistema nervoso degli adolescenti, ancora non completamente sviluppato, viene alterato in maniera irreversibile dall’utilizzo di sostanze psicotrope, come l’alcool.”

 

Alcool e droga, le due cose sono connesse tra loro?

“Non necessariamente, ma spesso l’uso di queste sostanze è contemporaneo.”

 

Qual è la differenza tra le droghe pesanti e quelle leggere?

“La differenza è quella normativa delle sanzioni in caso dello spaccio di tali sostanze. Questo fa sì che si considerino leggere una sostanza che invece sul cervello dei giovanissimi è deleteria come le altre sostanze considerate più pesanti. Il rischio per la cannabis di overdose è inferiore rispetto all’eroina o cocaina ma ciò non vuol dire che non provochi ulteriori rischi. Come le droghe pesanti anche quelle leggere sono pericolose”.

 

La cannabis sebbene sia illegale è molto diffusa, cosa dovrebbero fare gli adulti per dare il buon esempio nei confronti dei giovanissimi?

“Gli adulti hanno un lavoro improbo da fare poiché i giovanissimi la considerano leggera e poco dannosa, ma allo stesso tempo sono gli stessi adulti che la considerano allo stesso modo. E’ lo stesso adulto che spesso non da un buon esempio, anche il discorso di voler liberalizzare questa sostanza che viene considerata leggera, è un messaggio di poca pericolosità per gli adolescenti. Gli adolescenti ne fanno un uso spropositato e questo comporta dei rischi, di sviluppare degli esordi psicotici e di avere dei veri e propri episodi che ricordino una crisi psicotica”.

 

A proposito di rischi, è necessario un uso costante della sostanza o basta farne uso una sola volta? 

“Spesso basta una singola canna e dipende da che tipo di derivato di cannabis che si usa, ovvero dalla purezza e dalla sua composizione. Se è un composto molto potente, ovvero con un’elevata percentuale di principio attivo di delta-9-tetraidrocannabinolo (detto comunemente THC) e una bassa percentuale del cannabinoide CBD, può presentarsi un fenomeno psicotico”. 

 

Secondo la sua esperienza, cosa si può dire ad un ragazzo per non cominciare a fare uso di queste sostanze?

“E’sempre difficile rispondere a questa domanda, perché ogni cosa che si dice viene spesso considerata come un’istigazione a fare il contrario, lo dico come madre di figli adolescenti. Posso dire che sono sostanze pericolose e che non si può giocare con il proprio cervello, infatti possediamo un numero limitato di cellule nervose e una volta bruciate quelle abbiamo esaurito la nostra scorta. Quando si è giovanissimi purtroppo non si ha la percezione di aver fatto un danno, ma si percepisce quando si cresce”.