Passione, sogni e sacrifici per vincere le nostre Olimpiadi

Storie di vita, storie di sport: le Olimpiadi di Tokyo hanno regalato all'Italia dei motivi per sorridere e per credere sempre nei sogni

Olimpiadi

Queste Olimpiadi hanno regalato all’Italia tantissime soddisfazioni e tantissime medaglie. Ma, al di là della passione sportiva, a me è piaciuto che per ognuna di queste medaglie ci siano storie di vita da raccontare, sacrifici e anche in alcuni casi sofferenze. La vittoria forse più entusiasmante è arrivata dalla staffetta maschile 4×100 con Marcell Jacobs (che ha vinto anche la prova individuale sui cento metri), Filippo Tortu, Eseosa Desalu e Lorenzo Patta che ieri sera hanno conquistato la medaglia d’oro. Praticamente siamo i più veloci del mondo!

Olimpiadi, il sacrificio che paga

Ha colpito molte persone il fatto che ancora una volta abbiamo vinto contro gli inglesi, come la finale degli europei di calcio, dove gli azzurri di Mancini hanno trionfato ai rigori sempre contro i britannici. Ma al di là di questa nota di colore, ritengo che questa vittoria sia davvero un bell’esempio per i giovani: i quattro ragazzi italiani hanno dimostrato che con uno spirito di squadra e con i sacrifici si possono raggiungere gli obiettivi più alti. E’ una cosa che ci stanno insegnando tutte le Olimpiadi italiane: un altro esempio che mi ha colpito è legato alla medaglia d’oro del saltatore in alto Tamberi che aveva dovuto rinunciare alle Olimpiadi di Rio a causa di un gravissimo infortunio. Ma con la tenacia, il sacrificio, l’allenamento ha saputo riscattarsi.

Dalle sconfitte al trionfo

Sono storie di sconfitta, di rinascita e di rivincita e ci insegnano che non bisogna mai abbattersi ma bisogna invece andare avanti. Anche le storie di Massimo Stano ed Antonella Palmisano, entrambi arrivati da un piccolo paesino della Puglia, sono l’esempio di una vittoria conquistata con passione e tenacia, inseguendo un sogno. O anche la storia di Luigi Busà, oro olimpico di karate, che da bambino era obeso e che è riuscito a diventare il karateka più forte del mondo. Proprio mentre l’Italia cerca di rialzarsi dalla tragedia della pandemia, le vittorie che arrivano da Tokyo sono una grande iniezione di fiducia per il nostro Paese, per i giovani e per tutti coloro che da queste vittorie possono trarre energia per affrontare le sfide che ancora ci attendono. Il presidente della Repubblica Mattarella riceverà al Quirinale i nostri atleti per esprimere la gratitudine di tutta l’Italia ai nostri campioni.