l nodi irrisolti della ripartenza scolastica

Il Covid ha completamente stravolto la concezione di scuola: dalla didattica a distanza al fatto non poter più abbracciare il proprio compagno di classe

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“Anno scolastico 2022”, fa strano anche solo scriverlo. Ebbene sì, sono passati ben due anni dallo scoppio della famigerata pandemia da Covid 19, due anni in cui sembra tutto cambiato e al contempo forse non lo è nulla.

Questo lunedì inizia per moltissimi studenti italiani il primo giorno scolastico delle superiori. Impossibile non chiedersi se sarà diverso dagli altri “primi giorni” di scuola degli anni scorsi. Le aspettative infatti sono alte, ma sono tante anche le paure. I pensieri si rincorrono nella mente degli studenti: ancora una volta, pensiamo, varcheremo l’atrio della scuola indossando una mascherina di protezione. Impossibile non pensare, insomma, che a quasi due anni di distanza la situazione ci appaia un po’ uguale a se stessa. Anche se poi, con la dovuta razionalità, pensiamo che gran parte della popolazione italiana sta facendo il vaccino.

Ma questo non elimina le paure dei ragazzi o l’obbligo di mantenere la distanza sociale e la mascherina. Per questo mi chiedo, durante l’intervallo potremo girare per la scuola a parlare con gli amici delle altre classi o saremo ancora obbligati a restare in classe? Il Covid ha completamente stravolto la concezione di scuola: dalla didattica a distanza al fatto non poter più abbracciare il proprio compagno di classe, quest’anno però spero che sia diverso, più gioioso rispetto ai precedenti.

Rimangono ancora da sciogliere molti nodi: come ci si comporterà, ad esempio, con i professori non vaccinati? Quanto durerà la quarantena e come verranno gestiti i casi di positività? I trasporti urbani saranno finalmente adeguati alle esigenze di sicurezza e di funzionalità? Con questi pensieri, eppure con sentimenti di speranza, iniziamo questa nuova avventura della scuola ai tempi della pandemia.