Maturità e pandemia: il grande impegno profuso dalle istituzioni scolastiche

Gli studenti vivranno la Maturità in un difficile frangente, l'impegno delle istituzioni è massimo. Ne parliamo con il Dottor Fabio Molinari

In questo difficile frangente fortemente segnato dalla pandemia da Covid – 19 studenti e docenti si apprestano ad affrontare la fondamentale prova degli Esami di Maturità che ha richiesto, da parte delle istituzioni scolastiche, un notevole ed imprescindibile impegno sinergico, che permetterà a tutti di vivere questo importante momento formativo in assoluta sicurezza, efficienza ed elevata qualità della didattica. In Terris ha avuto l’onore di intervistare, in merito a questa fondamentale tematica, il Dottor Fabio Molinari, docente di materie classiche presso licei della Provincia di Bergamo dal 1999 al 2014. Dal 2015 Dirigente Tecnico presso il Ministero dell’Istruzione, dal 2018 Dirigente Reggente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Sondrio e, dal 2019 al 2021, anche dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Cremona.

Quali sono le sfide e le difficoltà che la scuola ha dovuto affrontare in questo periodo connotato dalla pandemia?

“Le sfide sono davvero state parecchie perché la scuola non è preparata ai mutamenti improvvisi ed in questo frangente si è trattato proprio di un mutamento improvviso. La prima sfida è stata proprio di comprendere il fenomeno e di cercare in qualche modo di trovare una soluzione alle conseguenze dello stesso che – per noi – sono state la chiusura prolungata delle scuole; questa soluzione è stata una didattica a distanza che è partita velocemente e che ha dovuto ingranare, adeguarsi ed aggiustarsi nel corso del tempo. Questa è stata la sfida più grande che credo il sistema scolastico della provincia di Sondrio abbia ampiamente vinto con l’impegno dei presidi, degli insegnanti, di tutto il personale della scuola e con la collaborazione degli studenti. La sfida più grande della scuola in questo periodo è stata il riuscire a fare scuola anche senza la presenza fisica nella stessa classe degli studenti e dei docenti”.

Qual è l’importanza ed il compito della scuola in questo difficile momento?

“La scuola più che mai oggi deve essere una certezza per tutti, possiamo mettere in discussione molte cose ma la scuola deve essere un elemento di certezza per le famiglie che si fidano e affidano alla scuola i figli che sono il loro bene più prezioso, deve essere una certezza per tutta la società civile perché dalla scuola usciranno le prossime classi dirigenti. La scuola deve essere l’interlocutore di tutti perché nessuno si senta escluso da una possibilità di interlocuzione e di collaborazione insieme alla scuola, quindi non possiamo parlare di ritorno alla normalità e di recovery plan se non partiamo dalla scuola e non la consideriamo un elemento portante di questo sistema”.

Come vi siete preparati per affrontare al meglio gli imminenti esami di maturità e qual è lo stato d’animo degli studenti in merito?

“Noi abbiamo cercato di preservare il più possibile la sicurezza nelle scuole adottando tutti i protocolli e credo che gli Esami di Stato si svolgeranno in modo sicuro, tutto è stato preparato come lo scorso anno ed anzi direi anche con maggiore attenzione. Dalle conversazioni che ho avuto con qualche studente ho trovato generalmente una certa serenità da parte loro perché l’esame richiede impegno ma è senz’altro possibile riuscire al meglio. In caso di candidati che abbiano contratto il virus garantiamo l’effettuazione dell’esame online – se le condizioni fisiche lo permettono – oppure si andrà alla sezione suppletiva. In ogni caso la scuola è davvero pronta ad affrontare questa sessione di Esami di Stato”.

Come si stanno preparando gli studenti per affrontare questa tappa importantissima?

“Gli studenti stanno studiando costantemente, hanno appena finito di consegnare gli elaborati previsti dalla tipologia dell’Esame di Stato. Credo che ora li stiano riguardando, preparando la parte di italiano e rivedendo il programma di questa disciplina al 15 maggio, sempre con quella giusta preoccupazione che non deve eccedere né dal lato dell’eccessiva sicurezza né dal lato dell’eccessivo timore. Questa è una prova per il quale bisogna prepararsi come ci si prepara per altre prove, ossia con grande serenità senza dare nulla per scontato”.

Qual è l’augurio che si sente di rivolgere agli studenti e ai docenti che si apprestano ad affrontare questo importante prova che è l’esame di maturità?

“Agli studenti dico che l’Esame di Maturità è un esame importante, l’unico di tutta la vita, quindi va preso nella giusta considerazione ma, sempre pensando che di esami ce ne saranno molti altri – forse anche più gravosi – quindi è fondamentale che non lo affrontino con leggerezza e si guadagnino la promozione. Agli insegnanti rivolgo la mia gratitudine e l’invito a non essere dei giudici degli studenti ma ad essere invece delle persone che, mentre esaminano gli studenti, sappiano cogliere la sensibilità dei singoli studenti e cerchino di fare di tutto per assicurare il loro successo formativo perché, se li abbiamo ammessi agli esami, possiamo e dobbiamo fare di tutto per fornire loro la possibilità di dimostrare che possono essere diplomati”.