Accoglienza e accompagnamento per affrontare la vita oltre la malattia

“Ogni malato è e rimane sempre un essere umano. Come tale va trattato.- afferma papa Francesco-. Gli infermi, come i portatori di disabilità anche gravissime, hanno la loro inalienabile dignità e la loro missione nella vita. E non diventano mai dei meri oggetti"

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La vita oltre la malattia. “Ogni malato è e rimane sempre un essere umano. Come tale va trattato.- afferma papa Francesco-. Gli infermi, come i portatori di disabilità anche gravissime, hanno la loro inalienabile dignità e la loro missione nella vita. E non diventano mai dei meri oggetti. Anche se a volte possono sembrare solo passivi, ma in realtà non è mai così”, avverte il Papa. Francesco esorta a trovare “nuovo slancio per contribuire alla diffusione di una cultura rispettosa della vita, della salute e dell’ambiente”. Un “rinnovato impulso a lottare per il rispetto dell’integralità e della dignità delle persone“. Anche “attraverso un corretto approccio alle questioni bioetiche. Alla tutela dei più deboli e alla cura dell’ambiente”.malattia

Oltre la malattia

Testimonianze di medici e familiari di pazienti sui percorsi possibili per mettere al centro i bisogni dei bambini e dei ragazzi. Nel percorso di cura in occasione dell’incontro “L’evoluzione della cura” con Maria Pia Garavaglia (Fondazione Roche) e Lucia Vedani (CasAmica ODV). “Non dimenticare mai che i malati, prima di essere pazienti, sono persone». È il messaggio emerso dall’incontro “L’evoluzione della cura” promosso da CasAmica ODV e Fondazione Roche a Milano. In occasione della giornata internazionale della Famiglia, sostegno fondamentale per le persone che affrontano gravi malattie. L’iniziativa ha visto la partecipazione dell’assessore al Welfare e Salute del comune di Milano Lamberto Bertolé. Del direttore della divisione di Pediatria Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei tumori Maura Massimino. Di Laura Veneroni psicologa e psicoterapeuta. Sono intervenute la presidente della Fondazione Roche Maria Pia Garavaglia e la presidente dell’organizzazione non profit CasAmica Lucia Vedani. Che  hanno raccontato la propria esperienza al servizio dei malati – adulti e bambini – e delle loro famiglie.malattia

Ascolto e assistenza

“La malattia è un evento destabilizzante sia per le persone che ne sono colpite sia per i loro cari: le prospettive cambiano improvvisamente e il senso di smarrimento può essere grande. È fondamentale offrire ai pazienti non solo tutte le cure mediche di cui hanno bisogno, ma anche la possibilità di poter avere accanto i loro cari e l’accesso a servizi di ascolto e assistenza“, ha spiegato Lucia Vedani. Fondatrice e presidente dell’organizzazione di volontariato. CasAmica supporta i malati e, in particolare, le persone costrette a curarsi lontano da casa. Attraverso strutture di accoglienza, interventi a domicilio e servizi di ascolto e intrattenimento terapeutico. “CasAmica nasce dall’idea di lasciare un segno più grande. Dare una casa a chi dormiva in strada aspettando le cure per sé o per qualche parente ricoverato. Nelle strutture di CasAmica si vive come in una grande famiglia, questo fa sì che si possa affrontare meglio il percorso della malattia”, ha aggiunto.

Terapie

L’organizzazione nelle sei Case tra Milano, Roma e Lecco accoglie ogni anno oltre 4000 persone. Ed è impegnata da sempre a fornire ai propri ospiti “una cura nella cura”. Con servizi di assistenza destinati sia agli adulti che ai bambini e ragazzi. Per i piccoli pazienti CasAmica promuove nelle proprie strutture di accoglienza attività di intrattenimento terapeutico come la pet therapy, il teatro, il canto e la musicoterapia, che hanno una valenza che va ben oltre l’intrattenimento. Queste attività, infatti, come ha spiegato il direttore generale di CasAmica Stefano Gastaldi “consentono di elaborare le paure e le tensioni e sono utili sia ai bambini che ai loro genitori che li vedono così rasserenarsi“.malattia

Percorso

Oltre alle attività di supporto realizzate all’interno delle sei strutture, CasAmica ha avviato interventi a domicilio rivolti non solo al malato e a tutti i membri della sua famiglia ma anche  alle comunità con cui il malato interagisce, come la scuola, le associazioni sportive e il posto di lavoro. Il progetto, sotto la guida di un assistente sociale e di uno psicoterapeuta, interviene avvalendosi di un team che comprende animatori, educatori e insegnanti di sostegno. In collaborazione con la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, l’organizzazione ha attivato anche uno spazio di ascolto che offre supporto alle persone che hanno affrontato il percorso della malattia e delle cure e sono guarite. Aiutandole, attraverso l’intervento di una psicologa, di un assistente sociale e di un educatore, a ricostruire un progetto di vita e a muovere i primi passi verso la sua realizzazione. Il sostegno, reso possibile dalla collaborazione con realtà locali e istituzioni, può riguardare la ricerca di un nuovo lavoro. Di una nuova sistemazione abitativa o di corsi e stage di formazione.

Accoglienza nella malattia

Per rispondere al crescente bisogno di accoglienza dei malati, CasAmica sta ora realizzando una settima struttura alle porte di Milano. Che che potrà ospitare fino a 60 persone al giorno e che prevede un’area interamente dedicata ai bambini. Al fine di aiutarli a condurre il più possibile una vita normale nonostante la lontananza da casa e la malattia. “Abbiamo lanciato da pochi giorni l’iniziativa Roche torna a farsi in quattro. 4 mila ore di volontariato di impresa e di competenza. A supporto delle attività di 4 associazioni selezionate – afferma Sara Giussani, People & Culture Pharma Head di Roche S.p.A. – Vogliamo mettere a disposizione le nostre competenze professionali, la nostra energia e il nostro tempo per creare circoli virtuosi, per contribuire attivamente a sostenere la nostra comunità e il nostro territorio.  Siamo molto felici di poter essere partner di CasAmica in questo progetto, uniti dallo stesso obiettivo di voler prendersi cura delle persone“.malattia

Dedizione

Roche Italia e CasAmica, inoltre, collaboreranno nei prossimi mesi su due progetti di volontariato di competenza con l’erogazione di corsi di formazione in ambito medico-scientifico e di comunicazione digital e su un progetto di volontariato di impresa in cui i volontari Roche verranno coinvolti in attività ludico-creative per i bambini ospiti delle case accoglienza. CasAmica è un’organizzazione di volontariato che dal 1986 accoglie i malati costretti a spostarsi in altre città e in altre regioni per cure e interventi chirurgici e i loro familiari.  Attualmente gestisce sei case di accoglienza a Milano (4 strutture), Lecco e Roma. Una delle quattro case di Milano e un’area della casa di Roma sono dedicate all’ospitalità dei bambini malati e delle loro famiglie. Aperte 365 giorni all’anno, le strutture si trovano nei pressi di importanti centri di eccellenza ospedaliera, come il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e l’Ospedale Manzoni di Lecco. In tutte le case di accoglienza gli ospiti trovano il conforto, la dedizione e il sostegno di oltre 120 volontari e degli operatori di CasAmica, nel rispetto di uno stile di accoglienza che negli anni si è fatto sempre più attento a creare un ambiente confortevole e familiare. CasAmica nell’arco di 37 anni ha offerto un letto e il calore di una famiglia a quasi 100mila persone.