Laboratorio sociale Lazio: ecco i percorsi di autonomia per disabili. Cosa prevede il Pnrr

Welfare, nascono otto Agenzie per la vita indipendente come ponte tra le persone disabili, le famiglie e i servizi sul territorio. Il ruolo del personale specializzato

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Un esperimento sociale nel Lazio di accompagnamento dei fragili. Nascono 8 Agenzie per la Vita Indipendente. L’istituzione di questo servizio innovativo sul territorio regionale era stata avviata grazie a una manifestazione di interesse. E ora, attraverso l’approvazione della relativa graduatoria, verranno aperte le nuove strutture assistenziale. E cioè un centro a Roma. Tre nell’area metropolitana di Roma. E uno a Viterbo, Frosinone, Latina e Rieti. E’ prevista la formazione dei diversi operatori coinvolti nell’avvio dei singoli progetti. Facilitando l’orientamento per i cittadini disabili e famigliari. Incentivando la sensibilizzazione della comunità verso i più fragili.
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Cinque mesi fa Regione Lazio ha stanziato nel complesso 970 mila euro. Per avviare, in maniera omogenea su tutto il territorio regionale, le Agenzie per la Vita indipendente. Andando così a creare dei luoghi in cui il cittadino più vulnerabile e i suoi familiari possono essere accolti. In un clima propositivo e costruttivo. Con percorsi di accompagnamento in grado di favorire l’autonomia della persona disabile. Ciò consente di valorizzare i progetti individuali. E di aiutare i beneficiari a sviluppare e accrescere le proprie capacità. L’iniziativa tiene conto delle specifiche esigenze legate alle diverse fasi della vita.
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Sostegno concreto

I nuovi centri per le persone fragili si avvalgono dell’aiuto di figure professionali e consulenti alla pari. La loro presenza rende  possibile offrire un sostegno concreto. Per un intervento globale in grado di rispondere in maniera unitaria alla specificità e complessità dei bisogni di ognuno. Le Agenzie per la Vita Indipendente possono essere intese come un vero e proprio ponte. Tra le persone disabili, le famiglie e i servizi sul territorio. Offrono ascolto e orientamento. E sono una risorsa importante anche per le istituzioni pubbliche e private impegnate nel settore dei servizi sociali.
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Inclusione

L’obiettivo di questi centri è quello di favorire l’inclusione della persona più vulnerabile nel contesto di vita di riferimento. Questi luoghi offrono un supporto mediante interventi volti a favorire l’indipendenza abitativa. Con soluzioni alloggiative al di fuori del contesto familiare. E la promozione di percorsi di deistituzionalizzazione. “Inoltre viene anche promossa anche la costituzione di gruppi di auto-mutuo-aiuto. E di reti territoriali per il sostegno e lo sviluppo dell’associazionismo familiare- spiegano gli operatori sociali della Regione Lazio-. Con la stipula di accordi per incentivare l’accesso a centri e servizi specialistici attivati dal Terzo Settore o da privati”.
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Dal Lazio all’Italia

L’iniziativa nel Lazio corrisponde ad obiettivi nazionali. In tutta Italia, infatti, la popolazione invecchia. E cresce l’esigenza di fornire i servizi socio-sanitari comunitari e domiciliari alle persone con disabilità per garantirne l’autonomia. Occorre, dunque, attuare progetti  per superare qualsiasi barriera nell’accesso all’alloggio e al mercato del lavoro. In particolare c’è bisogno di offrire assistenza. Soprattutto, alle persone con disabilità anche gravi che non possono contare sull’assistenza genitoriale o familiare. A questo scopo il Pnrr stanzia 500 milioni di euro. Mezzo miliardo è il costo totale dell’intervento per l’autonomia dei fragili nel Piano nazionale di ripresa e di resilienza.