Inclusione
L’obiettivo di questi centri è quello di favorire l’inclusione della persona più vulnerabile nel contesto di vita di riferimento. Questi luoghi offrono un supporto mediante interventi volti a favorire l’indipendenza abitativa. Con soluzioni alloggiative al di fuori del contesto familiare. E la promozione di percorsi di deistituzionalizzazione. “Inoltre viene anche promossa anche la costituzione di gruppi di auto-mutuo-aiuto. E di reti territoriali per il sostegno e lo sviluppo dell’associazionismo familiare- spiegano gli operatori sociali della Regione Lazio-. Con la stipula di accordi per incentivare l’accesso a centri e servizi specialistici attivati dal Terzo Settore o da privati”.
Dal Lazio all’Italia
L’iniziativa nel Lazio corrisponde ad
obiettivi nazionali. In tutta Italia, infatti, la popolazione invecchia. E cresce l’esigenza di fornire i
servizi socio-sanitari comunitari e domiciliari alle persone con disabilità per garantirne l’autonomia. Occorre, dunque, attuare progetti per superare qualsiasi barriera nell’accesso all’
alloggio e al
mercato del lavoro. In particolare c’è bisogno di offrire assistenza. Soprattutto, alle
persone con disabilità anche gravi che non possono contare sull’assistenza genitoriale o familiare. A questo scopo il
Pnrr stanzia 500 milioni di euro.
Mezzo miliardo è il
costo totale dell’intervento per l’autonomia dei fragili nel
Piano nazionale di ripresa e di resilienza.