Green Deal e profughi ambientali: l’impatto sociale di una mobilità a zero emissioni

I trasporti stradali sono la maggiore fonte di emissione di biossido di azoto (NO2) che è uno dei principali inquinanti dannosi per la salute

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Sos eco-impatto sociale. In tutto il mondo sociologi e scienziati descrivono nei loro studi i danni sociali dei cambiamenti climatici. E i report ufficiali dell’Onu e delle agenzie internazionali attestano che entro il 2050 saranno 350 milioni i “migranti ambientali”. Cioè i profughi che scappano da condizioni di vita rese insopportabili dalla devastazione dell’ecosistema. Dal 2035 saranno in vendita solo automobili nuove a zero emissioni. La Commissione Ue impone una svolta “green” al parco circolante e alla produzione di veicoli. Attraverso un pacchetto di proposte legislative in materia di clima. Energia. Uso del suolo. Trasporti. E fiscalità. Cioè politiche idonee a ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55 % entro il 2030. Così l’Europa imbocca la strada di una mobilità a zero emissioni. I trasporti stradali sono la maggiore fonte di emissione di biossido di azoto (NO2). Che è uno dei principali inquinanti dannosi per la salute
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Strategia sociale

“Secondo la strategia della Commissione, è necessario far fronte all’aumento delle emissioni nel settore dei trasporti stradali- sottolinea Franco Metta, esperto di questioni ecologiche-. Norme più rigorose in materia di emissioni di anidride carbonica per le autovetture e i furgoni accelereranno la transizione verso una mobilità a emissioni zero. Imponendo che le emissioni delle autovetture nuove diminuiscano del 55% a partire dal 2030 e del 100 % a partire dal 2035 rispetto ai livelli del 2021. Di conseguenza, stando alle intenzioni, tutte le autovetture nuove immatricolate a partire dal 2035 dovranno essere a zero emissioni”.

Accesso

Ora la sfida è consentire ai guidatori di avere accesso a una rete affidabile in tutta Europa per la ricarica o il rifornimento dei loro veicoli. “La revisione del regolamento sull’ infrastruttura per i combustibili alternativi imporrà agli Stati membri di aumentare la capacità di ricarica. In linea con le vendite di autovetture a emissioni zero. E di installare punti di ricarica e di rifornimento a intervalli regolari sulle principali autostrade. Ogni 60 chilometri per la ricarica elettrica. E ogni 150 chilometri per il rifornimento di idrogeno“, aggiunge Metta. Stop, quindi, alla produzione europea di automobili diesel e benzina.

Sostenibilità

In linea con il Green Deal europeo è “Wow”. Il brand 100% made in Italy ha concluso la sua fase di carica. Un piano a zero emissioni e zero rumore. A 19 mesi dalla presentazione del prototipo a Eicma 2019, debuttano ufficialmente sul mercato i modelli 774 e 775 della startup lombarda. Ideati, progettati e costruiti in Italia. I modelli Wow sono stati pensati appositamente per portare in Europa un nuovo concetto di mobilità urbana. Wow è stato concepito come soluzione per una nuova mobilità urbana. Una generazione di scooter “nativi elettrici” che uniscono design, prestazioni, autonomia, sicurezza e comfort. Per coloro che cercano una ”green urban mobility” sostenibile. Per effetto dell’efficienza del motore elettrico asincrono brushless. Con trazione a cinghia dentata. Montato centralmente nel forcellone posteriore. E a un sistema di 2 batterie agli ioni al litio facilmente estraibili. Protette da vani esterni in alluminio. Collocate ai lati della sella posteriore per semplicità di utilizzo. Un esempio di come la mobilità possa avere un impatto sociale sostenibile.

Effetto sociale

Nascerà a Termoli la terza Gigafactory europea per le batterie del Gruppo Stellantis. Sarà vicino allo stabilimento Fiat a Termoli. L’annuncio dell’amministratore delegato Carlos Tavares ha destato entusiasmo in Molise e qualche delusione a Torino, altro sito in predicato di ospitare l’impianto. Secondo Tavares“il fabbisogno di batterie e componenti per le auto elettriche di Stellantis sarà soddisfatto grazie a un totale di cinque gigafactory in Europa e in Nord America. Il terzo sito europeo, dopo quelli in Francia e Germania, sarà in Italia ed è la conferma dell’impegno del gruppo. L’impianto per i powertrain di Termoli è coerente con il percorso verso la transizione energetica. Sulla scia di quanto annunciato per Douvrin in Francia e per Kaiserslautern in Germania”.