Quegli “errori” che sprigionano la creatività

Un paio di giorni fa mi sono imbattuta sul sito www.ted.com, un sito in cui è possibile trovare e visionare un’infinità di video in inglese, in cui vengono trattati molteplici temi, dall’inquinamento dell’ambiente alla psicologia. Si tratta infatti di una organizzazione no profit che ha come obiettivo quello di diffondere “Idee di Valore”, per sostenere le idee che cambiano il mondo con diverse iniziative.

Le scuole uccidono la creatività?

In particolare mi sono concentrata sulla visione di un conferenza di Sir Ken Robinson, educatore e scrittore britannico, intitolato: “La scuola uccide la creatività?”. In questo discorso egli ha esposto l’idea che il sistema educativo, che si concentra principalmente sul pensiero dell’emisfero sinistro del cervello, stia sopprimendo la creatività nei bambini e che le scuole stiano insegnando solamente l’educazione e non la creatività su cui il sistema scolastico dovrebbe concentrarsi. Egli ha iniziato a parlare dicendo di come tutti i bambini nascono talentuosi e pieni di creatività, creatività che però viene persa nel momento in cui al bambino viene detto che sta facendo qualcosa di sbagliato, e quindi per non commettere un altro errore preferisce non fare più nulla.

Imparare dagli errori

Robinson infatti afferma che commettere errori, è l’unico modo per sviluppare nuove idee, le persone dovrebbero avere più spazio per fare qualcosa di sbagliato in modo che possano creare qualcosa di nuovo. Infatti sottolinea che il sistema educativo in questo momento è basato esclusivamente sull’integrità accademica e la creatività ad oggi non viene premiata nella nostra società. Egli sostiene inoltre che l’intelligenza non è solo essere bravi in matematica, ma è essere in grado di usare l’abilità dinamica dell’intera mente.

Alcune riflessioni personali

Dopo aver visto questo video ho riflettuto tanto e mi sono rivista in quello che Robinson stava affermando, molte volte si dimentica che la scuola è un mezzo per imparare ma questo non vuol dire che una persona che va male non sia intelligente. Molte volte mi sono ritrovata in situazioni in cui la mia creatività veniva messa da parte pur di ottenere un bel voto in una materia, e da piccola pensavo che andare bene a scuola fosse la cosa più importante. Crescendo invece ho capito più cose, in primis che l’andamento scolastico non fa la persona e in secondo luogo che nessuno di noi è stupido ma anzi è portato per fare qualcosa di grandioso e di creativo.

Le figure fondamentali per i bambini

Credo che ad oggi vi siano due figure per i bambini che devono essere fondamentali: i genitori, che possano far capire al proprio figlio che la vita non dipende da un voto scolastico e i professori, che insegnino ai bambini che le materie sono importanti da studiare, ma che c’è un mondo intero al quale non siamo mai stati abituati a conoscere. C’è ancora tempo che la società cambi e dia più spazio alla creatività dei bambini, solo così potremmo essere veramente felici e realizzare noi stessi.