Eleonora Daniele: “I 32 eroi premiati da Mattarella, storie che fanno parte di noi”

Donne e uomini, religiosi e laici, tutti accomunati da un tratto comune: la loro eroicità, contenuta non solo nei loro atti di generosità e di coraggio, ma soprattutto nelle loro scelte di vita. Ne premia 32 il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che riceve in Quirinale gli “Eroi civici del quotidiano”, insigniti lo scorso 20 dicembre con l'Ordine al merito della Repubblica italiana ed esempi concreti di come la salvaguardia del bene comune sia la pietra angolare sulla quale costruire il nostro rapporto come cittadini. Un concetto, questo, che spesso non viene totalmente riempito del significato che possiede: la cittadinanza si vive, è parte della nostra sfera quotidiana, è la nostra relazione continua come abitanti e operatori delle nostre comunità. Per questo agire per gli altri diventa un atto straordinario pur nella sua ordinarietà: “Sempre più spesso – ha detto il Capo dello Stato – leggo considerazioni piene di ironia nei confronti dei buoni sentimenti. Voglio dire con garbo ma con chiarezza che preoccuparsi del bene comune non è una espressione buonista da libro Cuore“.

Eroi di civiltà

Vengono da tutta Italia i premiati, emozionati di trovarsi in un contesto così diverso dai loro ambienti di ogni giorno, ma altrettanto consapevoli che quell'onorificenza non è solo un riconoscimento ma anche un incentivo a fare delle loro storie un esempio per tutti. E' alla conduttrice di Storie italiane, Eleonora Daniele, che il Presidente Mattarella ha riservato l'onore di condurre la cerimonia, a contatto diretto con le belle sensazioni di una giornata fatta di storie e spaccati di vita quotidiana, gli stessi che animano anche la trasmissione di Rai Uno: “E' stato un momento molto emozionante – ha raccontato a Interris.it -, soprattutto per la presenza dei protagonisti di queste storie che lo erano decisamente più di me. Ricevere un premio da Mattarella, per loro, per la loro vita e la loro storia, è sicuramente qualcosa di bello e importante“. Una cerimonia destinata a riconoscere il valore di persone comuni e, per questo, destinata anche a tutti noi: “C'erano storie che conoscevo, che magari avevo letto sui giornali… Conoscerle significa che fanno un po' parte di te. Fra loro c'erano persone che avevano compiuto atti importanti, di solidarietà e altruismo: ad esempio chi ha destinato una parte della propria liquidazione per fare una scuola e altre cose che non senti tutti i giorni, alcune di queste davvero molto belle”.

Una lezione per la vita

Al Quirinale, assieme ai premiati, sono arrivati tanti volti del nostro Paese, estratti di una vita comune che, assieme all'esaltazione delle sue bellezze, conosce anche le difficoltà dei suoi problemi: “Fra di loro – ha spiegato ancora Eleonora Daniele – c'era una suora che mi ha colpito molto per il suo impegno contro la tratta delle schiave e per combattere le organizzazioni criminali. Ci ho parlato dietro le quinte e mi ha emozionato molto, anche perché è un tema che, con la Comunità Papa Giovanni XXIII, tratto spesso anche a Storie italiane. Ho ringraziato anche il presidente per tutto quello che ha fatto, anche per questa Comunità”. Storie che è bello raccontare, ma anche e soprattutto giusto: “Alcune di queste storie le porterò in trasmissione, ce ne sono alcune che mi hanno colpito molto… Soprattutto quelle di questi giovani ragazzi, di 20 o 22 anni, che si sono prodigati in incredibili atti di eroismo e coraggio, salvando la vita ad altre persone… Quello di salvare una vita è un atto che tutti noi, in cuor nostro, vorremmo compiere perché tutti desideriamo nel nostro piccolo essere degli eroi. Poi, nel momento in cui li guardi negli occhi, vedi che hanno il viso di un giovane, sono persone che fanno parte di una comunità… Dal di fuori, però, continui a vederli come degli eroi perché salvare la vita a qualcuno è una delle cose più belle che si possano fare“. Così come è bello conoscere l'esperienza di quel coraggio e, magari, trarne una lezione per la vita.