Ecco chi sono i veri custodi della bellezza nel mondo

Prende il via la nuova rubrica di Interris.it, uno spazio dedicato ai giovani artisti che hanno anche loro il diritto di sentirsi protagonisti della società

Questo articolo è rivolto a tutti i giovani che amano l’arte. In questo nuovo anno voglio partire dalle parole di Paolo VI che rivolgendosi agli artisti disse “siete i custodi della bellezza nel mondo”. Questa frase è entrata come un raggio di sole nei cuori di tutti coloro che vivono di arte, facendo il giro del mondo. Una frase senza tempo che richiama alla stupefacente bellezza di questa, ma anche alla responsabilità, ovvero quella di coltivare e custodire quella fonte che genera splendore: la creatività. L’arte è luce, libertà, infinito, energia. Ognuno di noi ha questo dono dentro di sé. Una ricchezza che a prescindere dal proprio ruolo o posizione sociale, non ha prezzo e quindi non puoi comprarla, bensì puoi imparare ad ascoltarla e saperla interpretare, esternandola attraverso i sensi, mettendo assieme passione cuore e anima. E l’umanità ha bisogno di questa bellezza.

L’arte soprattutto unisce, crea dei canali comunicativi trasversali abbattendo ogni muro. Sono secoli che l’uomo si incanta di fronte a un quadro, si emoziona ascoltando una canzone o leggendo una poesia. Il messaggio di Paolo VI rimane integro e originale anche in questo 2023, completo della sua essenza. E da oggi il focus degli articoli che scriverò li voglio incentrare proprio sull’arte e i giovani. La musica per esempio è una tra le forme d’arte più dirette, soprattutto tra i ragazzi, è quel registro comunicativo che arriva a tutti. Un giovane che scrive una canzone dà vita a un’opera, a un qualcosa di accessibile a tutti, trasmettendo un messaggio. Può’ parlare nello stesso momento contemporaneamente a mille persone, trasmettendo sensazioni intense. E non c’è regola che possa delimitare l’arte, poiché ogni genere è unico e raro a sé stesso. Girando un po’ per i territori ho voluto scovare e conoscere ragazzi che vogliono vivere di musica. Ragazzi che non puntano al denaro, che non pretendono chissà che cosa, che non hanno grilli per la testa, cercano solo degli spazi dove esprimersi. Vogliono essere ascoltati, capiti, e per questo spesso si trovano a contestare il silenzio intorno a loro.

Perciò nel mio piccolo attraverso Interris.it che ringrazio per l’opportunità, voglio regalargli un po’ di attenzione. Mi piace sempre scambiare quattro chiacchiere con questi artisti, e alla faccia di chi dice che molti giovani non ne hanno da raccontare… poiché sono dei veri e propri fiumi, hanno tantissime idee, se solo vengono messi in condizione di esternarle, confrontarsi ed essere ascoltati. Hanno il diritto anche loro di sentirsi protagonisti di una società attraverso la manifestazione della loro forma d’arte, sentirsi parte integrante, e se la loro passione è la musica devono avere il modo di poterla esprimere. Se la loro passione sono dei testi accompagnati da una melodia hanno il diritto di poterli cantare, misurarsi davanti a un pubblico, o raccontarli in un articolo. Trasmettere il loro messaggio, parlare di ciò che sentono e hanno dentro. A prescindere dal genere, poiché ogni artista può cantare un testo attraverso il rap, il rock, o altro…ma alla fine merita pari dignità. E io mi metto a disposizione per capire tutto quello che avrete da raccontarci per scriverlo nero su bianco.

Per questo invito tutti i ragazzi a contattarci, per dirci tutto di voi quante canzoni avete scritto, che esperienze artistiche avete avuto, quante occasioni, dove vi siete esibiti o esibirete, con chi condividete questa passione, chi vi supporta, ecc…ecc… E nel ricordarvi che ognuno di voi è il custode della bellezza del mondo, continuate a creare sempre poiché è la stessa creatività che colora questo mondo. Nell’augurarvi buon inizio anno, attendiamo i vostri messaggi. W l’arte e W i giovani!