Come don Bosco, “fare il bene senza comparire”

Urgono indispensabili misure a sostegno delle molte persone che hanno perso il lavoro a causa della pandemia

Nei giorni scorsi l’ISTAT ha pubblicato il bilancio relativo all’occupazione dell’anno 2020 che ha fornito un’accurata fotografia per quanto concerne la immane crisi economica e sociale innescata dalla pandemia da Covid-19.

Il particolare, il presente rapporto sottolinea che nel 2020 l’Italia ha perso oltre il 2% dei lavoratori pari ad oltre 450 mila occupati in meno, facendo conseguentemente decrescere il numero di persone con un lavoro a 22,9 milioni, il numero più basso dal 2017.

Questa ricerca di ISTAT conferma attraverso una rilevazione empirica i dati emersi nel corso dell’emergenza Covid-19 ossia che, durante questo lasso di tempo, hanno perso il lavoro le categorie professionali già maggiormente penalizzate, quali ad esempio i giovani tra i 15 e i 34 anni con un calo occupazione di oltre cinque punti percentuali e le donne la cui perdita di lavoro si attesta attorno al 2,5%.

In seconda istanza la presente indagine statistica evidenza che il tasso di inattività, ossia il numero delle persone in età lavorativa che non ha una occupazione e non la cerca, ha avuto un incremento di 567 mila unità salendo così a 13,7 milioni.

In conclusione, alla luce dei preoccupanti dati emersi, è fondamentale che le istituzioni preposte in sinergia con i rappresentanti del mondo economico e dei lavori trovino adeguate misure a sostegno di chi sta pagando un tributo troppo alto per questa crisi sanitaria, economia e sociale facendo sì che il nostro Paese possa uscire maggiormente coeso e solidale da questo difficile frangente in ossequio al fulgido pensiero di Don Bosco: “Fare il bene senza comparire. La violetta sta nascosta ma si conosce e si trova grazie al suo profumo”.