Ansie e fobie: il Long Covid dei ragazzi. Focus sociale su un’emergenza dimenticata

Gli specialisti del servizio Zero-17 degli ospedali Fatebenefratelli fanno il punto sulle conseguenze dell'emergenza sanitaria tra i minori

pandemia

Sos per l’emergenza sociale dei minori in pandemia. Il lockdown e la didattica a distanza hanno lasciato un segno profondo nella psiche di bambini e ragazzi. Ferite che il servizio medico Zero-17 sta portando a galla. “Le nuove condizioni di vita delle famiglie e la didattica a distanza hanno avuto un impatto nei minori. E lo vediamo dall’emergere di disagi emotivi. Difficoltà nella costruzione dell’immagine di sé. E ovviamente nella relazione con i pari”, spiegano Mirko Cristofori e Sabina Baratelli. Rispettivamente psicoterapeuta e coordinatore del servizio e neuropsichiatra infantile. In servizio al poliambulatorio del centro Sant’Ambrogio Fatebenefratelli di Cernusco sul Naviglio. Dov’è attivo il servizio Zero-17 rivolto ai minori post Covid. Gestito in sinergia con il Pronto soccorso pediatrico dell’Ospedale di Erba. “Dalle prime visite, cogliamo segnali di una difficoltà nella regolazione emotiva– sottolineano gli esperti-. Con possibili manifestazioni d’ansia acuta. Fobie. Ritiro. Disturbi del sonno o dell’alimentazione”.sociale

Danno sociale

La rivoluzione Covid ha portato uno sconquasso emotivo anche nei minori. Proseguono Mirko Cristofori e Sabina Baratelli: “Le famiglie, per contro, sono più proattive. Rispetto ad altri periodi c’è una maggiore propensione a riconoscere i segnali del disagio. E a chiedere aiuto ai professionisti. Almeno la metà dei pazienti di zero-17 viene segnalato dai genitori. Mentre in passato questa percentuale era molto inferiore. Del resto anche le famiglie hanno dovuto modificare radicalmente le proprie abitudini di vita. E a occuparsi dei figli durante il lockdown. Oltre a gestire la situazione complessiva e la novità dello smart working. Tutto ciò ha causato un sovraccarico di fatica che si sconta”.sociale

Sos salute mentale dei minori

Con Zero-17 la provincia lombardo-veneta dei Fatebenefratelli lancia un innovativo servizio per la salute mentale dei minori. Il Centro Sant’Ambrogio di Cernusco sul Naviglio (Milano) e l’Ospedale Sacra Famiglia di Erba (Como) agiranno in sinergia. Il “fundraising” è stato attivato attraverso un sito. E consente di calmierare in modo importante le tariffe specialistiche. Attraverso consulenze professionali e sostegno al sistema familiare sarà attivato un intervento. Per prevenire ed affrontare eventuali difficoltà dei disturbi dell’infanzia e dell’adolescenza. Con il Servizio di Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza saranno prese in carico problematiche infantili. Tra cui difficoltà d’origine neurologica. Neurosensoriale. Disturbi del neurosviluppo. Disagio psicologico e relazionale. sociale

Al servizio dei giovanissimi

Dalla nascita fino al compimento del diciottesimo anno di età. Sono questi i pazienti a cui si rivolge il servizio. Che prevede interventi di consulenza scolastica per tutto l’arco dell’età evolutiva. Un’attività di prevenzione e ricerca. In attiva collaborazione con i pediatri di libera scelta. Con i medici di medicina generale. Con la divisione di pediatria. Con gli altri settori del dipartimento di salute mentale. Questa struttura garantirà la presa in carico del bambino o adolescente fino al termine del percorso scolastico e formativo. E allo stesso tempo (in previsione del raggiungimento della maggiore età del minore) organizzerà con gradualità e flessibilità il processo di valutazione. Attraverso un servizio di consulenza pedagogica, il poliambulatorio definirà insieme alle famiglie il progetto di vita dell’assistito. E i necessari raccordi con i servizi sanitari territoriali ed ospedalieri.dad

Sviluppo a rischio

L’obiettivo è rispondere ai bisogni dei bambini nelle difficoltà linguistiche dello sviluppo. Il Polo Zero-17 ha previsto, infatti, anche la presenza di esperti nell’area logopedica. Sempre all’interno dell’offerta del Polo Zero-17 si è evidenziata la necessità di offrire una ai bambini un’area di attività legata allo sviluppo psicomotorio. Il gioco e i movimenti che il bambino compie in modo spontaneo durante la giornata racchiudono emozioni e sensazioni fisiche e mentali. Che contribuiscono al suo sviluppo evolutivo. Attraverso il proprio corpo i bimbi sperimentano il concetto di spazio-tempo e concetti logici. La neuro-psicomotricità è una disciplina che ha come fine primario la promozione dello sviluppo globale del bambino. Favorendo l’integrazione armonica degli aspetti motori. Funzionali. Affettivi. Relazionali. Cognitivi. La neuro-psicomotricità si svolgerà all’interno di uno spazio ludico. Dato che il gioco è il mezzo più semplice ed efficace per apprendere e modificarsi. La terapia neuro-psicomotoria può realizzarsi in modalità individuale o di piccolo gruppo.dad

In età pediatrica

Il nuovo Pronto Soccorso Pediatrico a Erba ha radici antiche. Da molti anni l’Ospedale Fatebenefratelli di Erba offre prestazioni di Pronto Soccorso rivolte a pazienti in età pediatrica. Si è reso necessario adesso un adeguamento strutturale delle attività. A causa della pandemia. Delle indicazioni nazionali sulla attività di triage intraospedaliero. Dell’evoluzione delle opportunità tecnologiche e del quadro demografico. Il piano punta a migliorare la presa in carico dei “piccoli” pazienti. E a rendere il percorso di cura più semplice, sicuro e rapido. Perciò è stato avviato un vero e proprio progetto di riorganizzazione del reparto. Che oggi serve una popolazione di 12.500 bambini e ragazzi fino ai 18 anni. Residenti nei comuni del territorio circostante ad Erba. Integrati nel consorzio erbese dei Servizi alla Persona. Oltre a molti bambini che provengono da altre aree delle province di Como, Lecco e Monza-Brianza.disabilità

Missione sociale

Nel 2019 le visite al Pronto Soccorso Pediatrico sono state 6.338. In media è come se un bambino su due della popolazione di riferimento fosse stato visitato. Nel 2020, anno dell’inizio dell’epidemia Covid-19 le visite si sono ridotte a 2.439. Mentre per il 2021 è atteso un valore prossimo alle 4.000 visite. Siamo passati dall’11,3% del 2019 al 13,4% del 2021. E’ questo l’andamento del tasso di conversione delle visite e dei ricoveri al Pronto Soccorso Pediatrico erbese. Il progetto di riorganizzazione prevede di migliorare l’accoglienza. Ridurre i tempi di attesa e di permanenza. Garantire la sicurezza dei pazienti e dei familiari. Utilizzare il percorso stesso come una preziosa opportunità di educazione ed informazione sanitaria. Le azioni migliorative sono già state avviate dall’Ospedale Fatebenefratelli di Erba. Riguardano l’adeguamento del personale di assistenza infermieristica pediatrica. Il posizionamento, nella sala di attesa, di un tabellone per la proiezione dei tempi di attesa e di altre informazioni sanitarie. L’ adeguamento delle attrezzature cliniche. L’adeguamento degli elementi di arredo, adatto ai pazienti pediatrici. La revisione e il miglioramento del triage in Pronto Soccorso Generale. Così da adeguarlo maggiormente alle esigenze dei pazienti pediatrici, come previsto dalle linee guida nazionali. L’attività di formazione del personale sanitario. Il riesame o definizione delle procedure di gestione delle condizioni di più frequente riscontro in Pronto Soccorso Pediatrico.sociale

Impegno sociale

E ancora la revisione dei percorsi interni secondo la logica del “see and treat”. La definizione di una procedura sulla accoglienza ed umanizzazione del percorso del paziente pediatrico. In collaborazione con associazioni di volontariato. La definizione di una procedura sulla gestione del dolore. La predisposizione di materiale informativo sui problemi di più frequente riscontro. In accordo con i pediatri di famiglia e i medici di Medicina Generale. Alle spalle c’è un’esperienza gloriosa. L’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio è presente in 50 paesi dei 5 continenti. Con circa 400 opere apostoliche. La Provincia Lombardo Veneta è parte di questa grande comunità ospedaliera. E realizza la propria vocazione religiosa dedicandosi al servizio della Chiesa. Prestando, senza scopo di lucro, attività sanitarie ed assistenziali. In particolare nei confronti di malati e bisognosi.