Coronavirus, tra regole e libertà individuali

L’ordinanza firmata lo scorso 16 agosto dal ministro della Salute Roberto Speranza a seguito di una recrudescenza dei contagi da Covid -19, i quali nella settimana precedente erano stati oltre 3.300, prevede l’obbligo di mascherina anche all’aperto dalle ore 18 alle ore 6 nei luoghi ove permane il rischio di assembramento e la sospensione di tutte le attività da ballo all’aperto e al chiuso che abbiano luogo in discoteche e in ogni altro spazio aperto al pubblico.

In questa fase di convivenza forzata col sopracitato virus è necessario seguire poche e semplici regole al fine di limitare fortemente il rischio di contagio, ma, oltre a ciò è imperativo salvaguardare le attività commerciali e i conseguenti posti di lavoro.

Compiuta questa doverosa premessa è essenziale ricordare che, in questa delicata fase, le esigenze sociali e ludiche di tutti debbono essere correlate alla tutela della salute pubblica, ciò presuppone l’utilizzo della mascherina il mantenimento delle distanze sociali nei possibili luoghi di assembramento, solo attraverso questa proficua azione collettiva potremmo limitare il contagio da Covid-19.

In seconda istanza è utile ricordare che dall’inizio della pandemia gli operatori delle sale da ballo hanno subito ingenti perdite economiche ed occupazionali, a titolo esemplificativo si pensi che il settore ha perso oltre 4 miliardi di fatturato e, per questo, è fondamentale che le istituzioni preposte varino celermente un piano ingente di aiuti economici per permettere a codesti operatori di salvaguardare l’occupazione e nel contempo superare questo difficile momento nel quale la proficua azione sinergica riveste un ruolo fondamentale per la salvaguardia dell’integrità sanitaria sociale, sanitaria ed economica del Paese.

In ultima istanza e propedeutico sottolineare che i luoghi di assembramento e di possibile contagio sono molteplici, a titolo esemplificativo si pensi agli assembramenti che si verificano sulle spiagge ed in altri luoghi di aggregazione sociale come i parchi divertimento, alla luce di ciò è fondamentale che si pongano in essere i dovuti controlli al fine di garantire la salute pubblica, ma oltre a ciò, è imprescindibile che i cittadini attuino i comportamenti corretti per far sì che questa pandemia diventi presto un nefasto ricordo che, con il suo duro insegnamento, possa rendere la nostra società migliore, in altre parole è fondamentale che – in questo delicato frangente – ognuno di noi agisca tenendo bene impressa nella mente la stupenda frase di Martin Luter King che, a mio parere, rappresenta il significato più fulgido del termine libertà in questo particolare momento storico connotato dall’emergenza sanitaria: “La mia libertà finisce dove comincia la vostra.”